Il Presidente di Ugrc (Unione Commercialisti ed Esperti Contabili), il Dott. Rag. Luigi Capuozzo, rivendica i meriti dei commercialisti ed esperti contabili nel fare fronte comune con le aziende per la semplificazione e la digitalizzazione delle attività.
1) Quali sono le sfide che attendono i giovani commercialisti alla ripresa d’autunno?
La capacità di essere al fianco degli imprenditori in uno dei momenti più difficili del nostro Paese.
Abbiamo vissuto e stiamo vivendo una gravissima crisi sanitaria, ma contemporaneamente ci troviamo in una profonda crisi economica e finanziaria, aiutare le imprese in questo momento è di sicuro una sfida che siamo pronti a fronteggiare.
2) Quali le prospettive per le giovani leve dei commercialisti? Quali i nuovi percorsi formativi e professionalizzanti?
I giovani Commercialisti ed i Giovani Esperti Contabili possono essere considerati “nativi digitali”.
La capacità di adattamento alle nuove modalità di lavoro in remoto è sicuramente superiore ai professionisti con più anni di esperienza.
In una qualche maniera abbiamo una carta in più da giocare in questa partita, per noi e per i nostri assistiti.
Sulla formazione poco cambia: il nostro compito è quello di rimanere aggiornati per poter svolgere al meglio la nostra professione che, come poche altre, è caratterizzata dal continuo mutamento di regole e procedure.
3) Quale posizione avete in merito alle scadenze fiscali e alle polemiche con il Governo?
Si deve avere maggior coraggio da parte di chi ci governa, coraggio e fiducia.
Coraggio nel voler provare ad ascoltare anche i professionisti quando si decidono le regole del gioco e fiducia negli imprenditori.
Oggi tutte le regole sono improntate nel burocratizzare ogni procedura. Si parla sempre di semplificazione ma i risultati dimostrano esattamente l’opposto: si rende la vita impossibile a chi vuole fare impresa.
Noi come giovani professionisti siamo pronti a fare la nostra parte ma, chi ci Governa sarà disposto a fare la propria?
4) Quanto e come ha inciso la digitalizzazione nelle vostre attività durante il lockdown e in questo periodo di misure restrittive?
Come ho avuto modo già di accennare, i giovani professionisti hanno una “marcia in più” e lo dimostriamo tutti i giorni ai nostri clienti.
A differenza di altre professioni, i commercialisti ed esperti contabili, già abitualmente lavorano nel quotidiano con sistemi digitali e tecnologicamente avanzati.
Basti pensare alla fatturazione e corrispettivi elettronici e agli adempimenti dell’Agenzia delle Entrate, CCIAA, Inps, Inail e altri entri che oggigiorno sono esclusivamente On-line
5) Avete iniziative in cantiere?
Formazione. Da sempre la nostra associazione ha fatto della formazione il proprio “cavallo di battaglia” ed i colleghi sembra che anno dopo anno lo apprezzino sempre si più.
6) Quali riforme andrebbero fatte per migliorare la vostra attività? Cosa chiedete alla politica?
Maggiore considerazione e maggior rispetto: siamo l’Unica professione senza né riserve né esclusive. Abbiamo una vera e propria “crisi delle vocazioni”, le sempre maggiori responsabilità, l’eccesso di adempimenti rendono sempre meno allettante svolgere questa professione così utile al nostro Paese.
Quello che chiediamo alla politica è rispetto per chi aiuta le imprese. Rispetto per chi lavora.