La piattaforma di proprietà di Meta ha pubblicato 54 fotografie non autorizzate scattate dal fotoreporter Gianni Minischetti, e ora deve versare al fotografo amico di Oriana Fallaci 126mila euro di risarcimenti e oltre 25mila euro di spese legali.
Tra queste fotografie inedite sembrano essercene alcune della Fallaci, conosciuta durante la guerra la Golfo. All’epoca la Fallaci avrebbe concesso solo a Minischetti di entrare nel suo studio di New York per ritrarla in quello che sarebbe divenuto il suo ultimo servizio fotografico. Di questi scatti negli anni successivi hanno iniziato a circolarne molti sui social senza autorizzazione, e tra di essi ricordiamo la celebre foto della scrittrice davanti al ponte di Brooklyn.
Questa foto, utilizzata per illustrare “La rabbia e l’orgoglio”, articolo pubblicato dalla Fallaci sul Corriere della Sera all’indomani dell’attentato dell’11 settembre, è stata ripresa e diffusa in centinaia di post e meme, spesso accompagnata da scritte ironiche o decontestualizzanti.
Già dal 2013 Minischetti, desideroso di far valere i suoi diritti, aveva inviato a Meta, tramite lettere, e-mail e raccomandate, segnalazioni e richieste di rimozione rimaste però inascoltate.
Dopo che i giudici torinesi Alberto La Manna, Marisa Gallo e Rachele Olivero hanno decretato che Meta è venuta meno al proprio dovere di rimuovere contenuti segnalati in modo adeguato dai titolari dei diritti, Facebook è stato chiamato a intervenire e a fornire un risarcimento ampliato da una penale da 100 euro per ogni giorno di permanenza delle immagini online, con decorrenza dal 2022.
Questa sentenza rappresenta un precedente importante per la tutela del diritto d’autore nel mondo digitale e conferma la responsabilità che le piattaforme hanno verso il controllo dei contenuti caricati dagli utenti.
S.B.