La riunione ministeriale del G7 dedicata a Digital & Tech, tenutasi lo scorso fine settimana a Takasaki, in Giappone, si è conclusa con l’adozione di una dichiarazione congiunta sulla creazione di una governance per Internet, con particolare riferimento ai flussi di dati e all’uso dell’intelligenza artificiale.
I ministri del G7 si sono impegnati a rendere operativo il modello di gestione Data Free Flow with Trust, proposto dal Giappone nel 2019, attraverso un nuovo accordo istituzionale di collaborazione. La cooperazione normativa avverrà anche attraverso l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico per garantire la tutela della democrazia.
La riunione ha posto in evidenza la necessità di diversificare le supply chain delle tecnologie ICT per garantire infrastrutture sicure e resilienti. Il G7 ha anche espresso l’importanza di continuare la discussione sull’interoperabilità e sulle architetture aperte attraverso una roadmap “Beyond 5G e 6G” e di sviluppare network multilivello ed estendere le infrastrutture sicure ai Paesi allineati al blocco occidentale.
Sul piano della nuova governance di Internet gli Stati membri del G7 propongono un modello inclusivo e contrario all’autoritarismo digitale dei governi che limitano l’accesso alla rete. Il G7 si impegna a contribuire all’iniziativa dell’Onu del Global Digital Compact per proteggere istituzioni e valori democratici da minacce esterne attraverso interferenze, manipolazioni e disinformazione.
Sul tema dell’intelligenza artificiale il G7 ha richiamato i Principi raccomandati dall’Ocse nel 2019 per un approccio basato sui diritti umani e sui valori democratici. La cooperazione per lo sviluppo di norme tecniche e standard sarà caratterizzata dall’adozione di regole per massimizzare i vantaggi offerti dalla tecnologia e minimizzarne i rischi, puntando a un approccio inclusivo che coinvolga piccole e medie imprese, start-up innovative e accademie.
Infine, il G7 ha affermato l’importanza di far rispettare le norme esistenti e svilupparne di nuove per la concorrenza digitale aggiornando la mappatura degli approcci giuridici dei Paesi membri tramite un incontro in autunno tra le autorità garanti e i decisori politici competenti.
(S.F.)