“Negli ultimi mesi è cresciuto vertiginosamente il numero dei minori vittime di sextortion”. Questo è quanto denunciato alla Polizia Postale, che nel mese di agosto ha ricevuto oltre un centinaio di segnalazioni di casi di sextortion (letteralmente “estorsione sessuale”), tra adulti e minori.
Fenomeno pericoloso perché in grado di agire sulla fragilità delle vittime, trasportandoli in un incubo fatto di ricatti, continue richieste di denaro e minacce, circa la possibile diffusione sui social di immagini intime ottenute tramite live chat.
In genere dopo aver ottenuto foto e video intimi cominciano le richieste di denaro, spesso seguite da minacce sulla possibile condivisione del materiale sessuale tra tutti i contatti, gli amici e i parenti.
Le vittime spesso sono prigioniere della vergogna e della paura che le immagini private possano essere viste dai loro contatti. Per questo motivo si rinchiudono in se stesse e non si confidano con nessuno e, fino a quando possono, arrivano perfino a pagare le richieste di pagamento.
In merito alla possibilità di contrastare il fenomeno, la Polizia Postale ha deciso di pubblicare un decalogo di consigli. I più importanti sono:
- Segnalare il commento e bloccare l’utente che cerca di contattarvi.
- Non vergognarsi del materiale condiviso, in quanto ci troviamo di fronte a criminali organizzati che conoscono le fragilità delle vittime.
- Non eliminare i messaggi scambiati con gli estorsori, non chiudere i profili su cui si viene contattati.
- Fare una segnalazione sul portarle commissariatodips.it per chiedere aiuto, ricordando che i soggetti con più di 14 anni possono sporgere denuncia anche in modo autonomo.
C.L.