Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali l’inchiesta sarebbe stata avviata alla fine del 2022 e sarebbe legata ad un’ammissione della stessa ByteDance di aver scoperto alcuni dipendenti che avrebbero avuto accesso in modo illecito ai dati di diversi cittadini americani.
L’intrusione degli account sarebbe avvenuta allo scopo di individuare chi fosse stato a fornire ai media informazioni interne alla compagnia. Uno di questi giornalisti era stata una reporter di Forbes, che aveva rivelato per prima la storia dell’inchiesta.
A indagare sono l’Fbi e un procuratore. Giovedì scorso l’amministrazione Biden ha chiesto alla Bytedance di vendere le sue azioni di TikTok. Una mossa che segue l’introduzione di una legge negli Usa che di fatto vieta l’uso di app, software o altre tecnologie prodotte all’estero che potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale. TikTok è il principale degli indiziati.
ByteDance con l’ascesa del suo social network è diventata una delle startup a più alto valore di mercato al mondo: 250 miliardi il suo valore attuale. Mentre la valutazione della sola TikTok potrebbe toccare i 100 miliardi nel 2023. Ma il fatto che la società sia a Pechino allarma Stati Uniti e Stati alleati. Le crescenti tensioni geopolitiche tra Usa e Cina hanno spinto diversi Paesi ad approvare norme che limitano l’uso di TikTok in Europa, in Asia e in Oceania.
Nel 2020 l’India ha vietato l’uso di TikTok in tutto il Paese. Insieme a TikTok una decina di applicazioni sviluppate in Cina. In Asia anche l’Afghanistan ha vietato l’app. Per i talebani TikTok corrompe l’integrità morale dei giovani afghani. Stessa mossa decisa dal Pakistan, che ha accusato direttamente il social di promuovere e diffondere contenuti immorali.
Taiwan ha vietato TikTok e altre app cinesi sui dispositivi di proprietà pubblica a dicembre 2022, avviando un’indagine sull’app, sospettandola di portare avanti operazioni di spionaggio.
Lo scorso febbraio la Commissione europea e il Parlamento europeo hanno intimato ai propri dipendenti di disinstallare TikTok dai dispostivi aziendali. L’allarme, lanciato da un ufficio di sicurezza di Bruxelles, è subito arrivato sui tavoli della commissione che da lì ha diramato l’allarme.
Ma è da Washington che tutto è partito. A maggio 2020 il Comitato per gli investimenti esteri degli Stati Uniti (Cfius), un’agenzia di sicurezza nazionale, ha chiesto azioni per indurre ByteDance a vendere TikTok. Il timore è che i dati sull’uso dell’app dei cittadini americani potessero finire nelle mani di Pechino. Nel dicembre 2022 il Congresso ha vietato l’uso dell’app sui dispositivi federali anticipando di qualche mese la Commissione europea.
(V.M)