La versione italiana di Pornhub è finita sotto la lente del Garante per la protezione dei dati personali: l’Authority ha infatti chiesto informazioni a MG Freesites, la società cipriota che gestisce il sito, per comprendere se questa effettua trattamenti di profilazione degli utenti e, in tal caso, con quali modalità e finalità.
L’intervento dell’Autorità è arrivato grazie agli attivisti e alle attiviste della campagna #StopDataPorn, che hanno accusato Pornhub di non rispettare il Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione europea (Gdpr) e la ePrivacy Directive, la normativa europea che regola l’uso dei cookie sui siti web.
Diversi i profili sui quali l’Autorità intende fare luce. Per quanto riguarda l’uso di cookie e altri strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici, la società dovrà indicare la base giuridica del trattamento (sia per gli utenti che abbiano creato un account sulla piattaforma sia per quelli non autenticati), la tipologia e la natura dei dati eventualmente raccolti, nonché le modalità tecniche per raccogliere il consenso e quale informativa sia stata resa agli utenti.
MG Freesites dovrà inoltre chiarire se i dati raccolti siano comunicati a terzi, precisando gli eventuali destinatari e chiarendo se tale circostanza sia stata preventivamente resa nota agli utenti.
L’Autorità ha infine chiesto quali misure siano state adottate per verificare l’età anagrafica degli utenti e per consentire agli utenti l’esercizio dei diritti in materia di protezione dei dati personali.
La società ha 20 giorni di tempo per rispondere all’inchiesta del Garante, presentando la documentazione tecnica che provi la veridicità delle sue dichiarazioni.