All’inizio del 2021 doveva entrare in vigore la nuova policy sulla privacy di WhatsApp che prevedeva la raccolta dei dati a scopo pubblicitario e per una migliore interazione con le aziende, ma la questione era finita sotto la lente dell’European Data Protection Board.
La Federal Competition and Consumer Protection Commission (FCCPC) della Nigeria aveva avviato un’indagine per verificare il rispetto delle leggi locali sulla privacy e i diritti dei consumatori. Ad aprile 2024, Meta ha proposto alcuni rimedi, ma non sono stati ritenuti sufficienti. La commissione nigeriana ha pertanto emesso l’ordine finale che prevede una serie di obblighi, oltre al pagamento di una sanzione di ben 220 milioni di dollari e il rimborso delle spese (35.000 dollari) entro 60 giorni.
Meta dovrà ora consentire una libera scelta agli utenti nigeriani, senza limitare le funzionalità di WhatsApp o imporre la cancellazione dell’app. Deve inoltre interrompere la condivisione dei dati con Facebook e terze parti, in assenza di un consenso esplicito.
A.L