L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato nei giorni scorsi un regolamento per rafforzare la verifica dell’età degli utenti su internet, in particolare per proteggere i minori dall’accesso a contenuti inappropriati. Questo nuovo schema, sviluppato in attuazione del “Decreto Caivano” del 2023, introduce una serie di requisiti che mirano a garantire un ambiente digitale più sicuro, equilibrando protezione e riservatezza.
Il contesto normativo
La crescente diffusione dei social network e delle piattaforme online ha portato alla necessità di implementare misure più rigide per la protezione dei minori. Secondo quanto stabilito dal Decreto Caivano, i fornitori di servizi online devono adottare sistemi di verifica dell’età per impedire che i minori accedano a contenuti pericolosi, come pornografia, gioco d’azzardo e materiali violenti.
Queste misure rispondono anche alle richieste del Digital Services Act (DSA), che impone a piattaforme online di grandi dimensioni di adottare tecnologie adeguate per tutelare i giovani utenti.
Il doppio anonimato: protezione della privacy
Uno dei punti centrali del nuovo regolamento AGCOM è l’introduzione del doppio anonimato, un sistema che garantisce la massima protezione dei dati personali degli utenti. Secondo questo modello, i soggetti che verificano l’età non possono sapere quale servizio l’utente sta utilizzando, né possono tracciare se l’utente ha già effettuato una verifica. In questo modo, la privacy viene tutelata, riducendo al minimo i rischi di utilizzo improprio dei dati
Come funziona il sistema di verifica
Il sistema di verifica dell’età si basa su un processo in due fasi:
- Identificazione e autenticazione: la prima fase prevede l’identificazione dell’utente da parte di un soggetto terzo certificato, che rilascia una prova dell’età.
- Autenticazione e accesso ai contenuti: successivamente, l’utente presenta questa prova ai siti o piattaforme che la richiedono, che ne verificano la validità e decidono se concedere l’accesso al contenuto.
Questa architettura garantisce che i fornitori di contenuti non abbiano accesso diretto ai dati personali degli utenti, limitando i rischi di violazioni della privacy.
Protezione dei minori e responsabilità dei provider
L’AGCOM ha stabilito che i fornitori di servizi online, come i provider di contenuti o gli Internet Service Provider (ISP), devono implementare queste nuove tecnologie di verifica dell’età entro tempi ben definiti. Le piattaforme più grandi, in particolare quelle con milioni di utenti, dovranno adottare misure speciali per gestire efficacemente il traffico di minori.
Il ruolo delle piattaforme e delle identità digitali
Un altro aspetto innovativo è l’introduzione dell’uso delle identità digitali europee. Le grandi piattaforme online saranno tenute ad accettare la verifica tramite queste identità, consentendo agli utenti di dimostrare la propria età attraverso sistemi riconosciuti a livello europeo. Questo rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore sicurezza online.
Le nuove regole AGCOM rappresentano un progresso significativo per la protezione dei minori nel cyberspazio, ponendo l’Italia all’avanguardia nelle politiche europee di tutela digitale. Tuttavia, l’effettiva implementazione di queste tecnologie dipenderà dalla capacità dei fornitori di contenuti e delle piattaforme online di adattarsi rapidamente alle nuove normative, mantenendo al contempo un equilibrio tra sicurezza e privacy.
A.L