Le principali piattaforme di food delivery, nonostante la maxi multa da 155 milioni di euro del 2021, continuano a non tutelare i propri riders – i fattorini – dichiarandoli come semplici prestazioni occasionali per poi interrompere il rapporto di lavoro e quindi non sfondare il tetto dei 5.000 euro previsto dalla legge.
Uno strumento efficace per contrastare il fenomeno sono le piattaforme digitali.
Per questo l’Inps ha messo a punto un prototipo di piattaforma che prevede la registrazione di attori (lavoratori, datori, ristoranti), eventi e dati per garantire la sicurezza sociale attraverso la tracciabilità. Nel registro digitale per rider e piattaforme verrebbero custodite informazioni relative alla disponibilità e ai corsi di formazione dei fattorini, ma anche dati riguardanti le politiche adottate dalle diverse piattaforme.
La Commissione europea intende sfruttare al massimo la possibilità di creare posti di lavoro attraverso le piattaforme digitali. Per questo propone nuove norme, il cui scopo è garantire che le persone occupate tramite le piattaforme possano godere dei diritti loro spettanti e che le piattaforme traggano vantaggio dal potenziale economico del mercato unico. La proposta definisce anche criteri riguardo la trasparenza e la sorveglianza degli algoritmi delle piattaforme.
Il progresso tecnologico si delinea quindi come inclusivo ed equo, strumento per migliorare la vita quotidiana dei lavoratori.