L’azienda a scopo di lucro Pray.com è l’ideatrice del canale YouTube AI Bible, in cui vengono raccontati episodi biblici attraverso cortometraggi realizzati dall’Intelligenza Artificiale. Se da un lato il progetto ha riscontrato delle remore da parte dei teologi, dall’altro ha spopolato tra gli utenti americani under 30 che dichiarano di essere fedeli followers del canale, che infatti si è presto spostato anche su social come TikTok e Instagram.
L’obiettivo dell’azienda è quello di creare un collegamento diretto e innovativo tra Dio e la Gen-Z, facendo leva proprio su quegli aspetti che, ormai si sa, sono in grado di catturare l’attenzione e l’interesse di questa fascia di giovani: angeli, cieli tempestosi e draghi sono tutte immagini che hanno contribuito al successo di questo progetto, ai quali si aggiunge l’utilizzo di un linguaggio condiviso tra i membri di questa generazione.
Ogni settimana, a partire dalle idee realizzate tramite ChatGPT e storyboard digitali, Pray.com realizza due video, le cui scene vengono prima registrate tramite un cellulare e poi editate dall’AI. Il risultato di questo processo sono degli sfondi biblici interamente artifici sui quali si stagliano però attori reali e musiche create appositamente per l’occasione.
I numeri, visibili a chiunque, non mentono: il canale conta (tra tutti e tre i social) circa due milioni di followers, e il tema sicuramente più gettonato risulta essere quello apocalittico. Forse è in virtù della natura già di per sé parecchio cinematografica di questo libro del Pentateuco, o forse è per le rappresentazioni che, qui più che in altri casi, richiamano film fantasy e videogiochi, ma una cosa è certa: il video sull’Apocalisse ha potuto contare più di 750mila visualizzazioni in soli due mesi.
Sebbene le opinioni sull’AI Bible siano discordanti, alcuni riconoscono che, pur attraverso modalità discutibili o motivazioni non propriamente cristiane, l’iniziativa di Pray.com ha comunque contribuito ad avvicinare molti giovani ai Testi Sacri, e chissà che questo non possa rappresentare l’inizio di un cammino di fede più tradizionale.
S.B.
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