L’obiettivo dell’iniziativa, oltre alla tutela e l’inclusione di persone con sindrome di down, è nello specifico quello di permette ai ragazzi e alle ragazze con sindrome di down di apprendere e riconoscere, attraverso racconti interattivi, i comportamenti giusti da adottare in situazioni in cui potrebbe essere necessario un certo livello di autonomia.
Amazon ha annunciato la disponibilità della nuova skill ‘’Ragazzi in gamba’’ per Alexa, il suo assistente digitale, in occasione della Giornata mondiale della sindrome di down 2023, che si è celebrata quest’anno martedì 21 marzo.
Le informazioni proposte sotto forma di racconto sono da attuare in situazioni in cui i ragazzi devono svolgere alcune cose in completa autonomia. Lo scopo è quello di non vincolare i ragazzi con sindrome di down a vivere le proprie vite solo se accompagnati ed aiutati da altri. L’autonomia, che per noi può sembrare una cosa scontata, potrebbe essere per questi ragazzi un regalo molto significativo. Si tratta di un gesto minimo che potrebbe portare una svolta all’interno di molte vite. Le informazioni sono raccontate attraverso delle storie interattive, scritte dall’Aipd, e hanno lo scopo di far riflettere gli utenti, ricordando loro che non c’è sempre una strada percorribile per affrontare una situazione e che determinate azioni possono avere delle conseguenze alle quali è importante essere preparati per affrontarle senza paure e insicurezze.
L’associazione Aipd, nata nel 1979, da più di quarant’anni promuove in Italia il rispetto dei diritti delle persone con sindrome di down e la loro inclusione nella società, combattendo contro i pregiudizi. Questa associazione ritiene che diventare “ragazzi in gamba” significa “essere in grado di cavarsela da soli”.
Oltre la skill per Alexa, Aipd porta avanti dal 1989 il progetto omonimo ‘Ragazzi in gamba’ con il quale è solita organizzare uscite al cinema, al bowling o in altri luoghi tra ragazzi e ragazze con sindrome di down di età compresa tra i 15 e 19 anni per far compiere loro azioni simili a quelle dei propri coetanei e insegnare loro come comportarsi in situazioni della vita comune, così da imparare ad essere, quando possibile, più indipendenti.
(G.S)