Il Comune di Milano ha aperto l’Avviso pubblico Crowdfunding Civico 2022 per promuovere la creazione o il consolidamento di servizi e attività socio-culturali nei quartieri della città, con l’obiettivo di realizzare “città a 15 minuti”.
Il bando in questione si rivolge a enti del Terzo Settore e associazioni con proposte progettuali volte, per esempio all’interno degli ambiti sociale, sportivo, culturale, commerciale o educativo, a creare valore per la comunità locale, con particolare attenzione alle categorie fragili.
Per essere ammessi i progetti devono rispettare alcuni parametri: avere un costo compreso fra i 20mila e gli 80mila euro, svolgersi in tutti i quartieri della città (ad eccezione del Municipio 1) e avere una durata massima di 6 mesi (con termine entro il 31 luglio 2023).
La prima fase del bando consisterà nella raccolta delle proposte e si concluderà alle ore 12 di venerdì 15 luglio. Le candidature verranno valutate da una commissione tecnica che stilerà una graduatoria, in seguito i cittadini e cittadine, grazie ad una piattaforma di crowdfunding messa a disposizione dal Comune di Milano, decideranno quale progetto sostenere con una donazione.
L’Amministrazione sostiene il bando con un fondo di 500mila euro, derivante dal programma europeo PON-Metro Milano 2014-2020. La campagna di raccolta fondi riguarderà il 40% delle risorse necessarie per realizzare il progetto mentre la restante parte verrà finanziata dal Comune a fondo perduto, fino ad un massimo di 48mila euro per progetto.
Questo bando Crowdfunding è il terzo lanciato dal Comune di Milano, che si qualifica come primo ente locale in Italia per l’utilizzo di questo strumento. Nel 2015-2017 c’è stata la prima edizione che ha finanziato ben 16 progetti con 330mila euro raccolti grazie alla piattaforma e ad un contributo comunale (della medesima cifra).
La seconda edizione, invece, è stata realizzata nel biennio 2020-2021 ed ha utilizzato le risorse del PON-Metro Milano. In questo caso, sono stati realizzati 19 progetti, con una raccolta fondi di 320mila euro che sono stati raddoppiati grazie ai contributi pubblici.