La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha confermato una storica sentenza che impone ad Apple di pagare una multa di 13 miliardi di euro. Questa decisione si riferisce a una controversia fiscale con l’Irlanda, risalente al 2016, riguardante gli sgravi fiscali concessi all’azienda di Cupertino. Inoltre, la stessa Corte, ha respinto il ricorso di Google e Alphabet contro la multa di 2,4 miliardi di euro inflitta dalla Commissione europea. La multa era stata imposta nel 2017 per abuso di posizione dominante nel mercato delle ricerche su Internet, favorendo il proprio comparatore di prodotti. Un ricorso precedente era stato respinto nel novembre 2021.
La disputa Apple nasce dalla decisione della Commissione europea che, nel 2016, aveva stabilito che l’Irlanda aveva concesso ad Apple aiuti di Stato illeciti sotto forma di agevolazioni fiscali. Secondo l’Ue tali agevolazioni avevano permesso ad Apple di pagare tasse significativamente inferiori rispetto ad altre aziende, distorcendo la concorrenza nel mercato interno.
Apple e l’Irlanda avevano inizialmente fatto ricorso contro questa decisione, ma la Corte di Giustizia ha ora confermato la validità della multa. La Corte ha sottolineato che la decisione della Commissione non è stata errata e che l’Irlanda ha effettivamente concesso aiuti di Stato illegali ad Apple. La decisione potrebbe avere ripercussioni significative per le pratiche fiscali delle multinazionali in Europa, incoraggiando una maggiore trasparenza e una tassazione più equa.
Apple e l’Irlanda hanno dichiarato che continueranno a esaminare le opzioni legali disponibili, ma la conferma della multa segna un momento cruciale nella lotta contro i paradisi fiscali e le pratiche fiscali aggressive delle grandi corporation.
Queste decisioni segnano due importanti capitoli nella battaglia in corso tra l’Ue e le grandi aziende tecnologiche per una maggiore trasparenza e concorrenza leale nel mercato unico europeo, mettendo in discussione gli accordi fiscali favorevoli che alcune multinazionali godono in certi Stati membri.
A.L