Le funzionalità, che vengono introdotte nelle versioni aggiornate dei social, stanno suscitando sempre di più preoccupazione e dubbi sulla sicurezza degli utenti. Oggi al centro della discussione c’è Instagram a causa dell’introduzione, a partire dal 1 ottobre in Italia, dell’opzione “Mappa”.
Questa funzione ha lo scopo di condividere la posizione di un utente con i suoi followers. In particolare, dà accesso sia alla posizione registrata quando si apre l’app sia alla posizione con cui vengono contrassegnati i contenuti, dando vita ad una mappa dettagliata dei luoghi percorsi dall’utente.
Tutti questi dati comportano una serie di rischi: diventare un possibile target di stalking e molestie e la possibilità di affinare le tecniche di targeting pubblicitario da parte delle grandi aziende.
Dunque, quello che i ricercatori della società di sicurezza Check Point evidenziano come pericolo principale è la facilità di accesso alla quantità di dati personali, che vengono raccolti e archiviati nei server di Meta. Ciò viene principalmente permesso dalla mancanza di una crittografia end-to-end (sistema che consente la protezione delle informazioni personali).
Le vittime potenziali di questa nuova funzione sono i giovani, i quali tendono ad essere poco attenti ai rischi dell’abilitazione della “Mappa”. È per questo motivo che gli studiosi invitano i giovani utenti (e non solo) ad una maggiore consapevolezza nel proteggere la propria privacy. Come agire nella pratica? Disattivando la condivisione della posizione, limitando le autorizzazioni del dispositivo e consigliando ai genitori di rivolgersi al Centro famiglia di Instagram per controllare le azioni online dei propri figli.
Il problema della violazione della privacy è un tema che sta diventando sempre più centrale nella discussione quotidiana. La sensazione di non sentirsi protetti e sicuri è legittima ed accusare le grandi realtà digitali è spesso la strada più “facile”. Bisogna ricordare, però, che è doveroso che l’utente non crei le condizioni affinché ciò possa succedere.
C.Z.