Internet non è più come prima. Quel mondo fatto di confini astratti si sta trasformando completamente, introducendo strumenti e macchine che si moltiplicano rapidamente e ne popolano ogni spazio.
La crescente preoccupazione riguarda la fine della navigazione umana con motori di ricerca gestiti da Intelligenza Artificiale che ne dettano le regole. Novità come l’AI Overview di Google o ChatGPT rispondono proattivamente alle ricerche fatte dagli utenti su Google e sono i primi risultati ad uscire nella pagine principale, portando i siti web a perdere pubblicità e traffico, quindi finanze.
Si parla di un Internet sempre più povero e di AI business in alta quota, un simpatico paradosso che fa ritornare alla mente la crisi subita dai vari settori professionali anni fa con dell’avvento di Internet dove questa si arricchiva e molti, non riuscendo a stare al passo, fallivano.
La ruota gira per tutti, o quasi: Google ancora una volta dimostra di saper stare al passo delle innovazioni digitali e introduce AI Mode. Dopo i vari prodotti AI lanciati da Google con competenze in svariati settori, con AI Mode si concentra e gioca in casa puntando alla ricerca online.
AI Mode è stato attivato a maggio negli Stati Uniti e oggi viene introdotto anche in Italia. Nello specifico è un pulsante che si trova integrato nella barra di ricerca di Google e con un semplice click trasforma la propria esperienza di ricerca. Le informazioni raccolte sono sistemate secondo un ordine intelligente e i link seguono il ragionamento di Mode che scompone la richiesta dell’utente in sotto argomenti apportando numerosi risultati collegati tra loro.
La promessa di migliorare il percorso online degli utenti però si scontra con dei limiti concreti che emergono come il fenomeno delle ‘allucinazioni’ da parte degli strumenti AI che danno risposte totalmente sbagliate e inventate, non meno importante il rischio dell’uomo di perdere la propria lucidità e indipendenza di pensiero affidandosi alla mente delle macchine.
J. S.
Diritto dell’informazione
“Diritto dell’informazione: la bussola per orientarsi tra notizie e giurisprudenza.”
Continua a seguirci!