Il report annuale redatto da AlmaLaurea sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati ha visto un netto predominio delle Ict. I dati emersi relativi alle retribuzioni e al tasso di occupazione a cinque anni dalla laurea sono chiari e testimoniano la vittoria della tecnologia nel nostro paese.
Andando nello specifico, si nota come tra i laureati magistrali biennali sono quelli laureati in ingegneria industriale e dell’informazione e di informatica e tecnologie Ict a vantare le retribuzioni più alte, rispettivamente 1.893 e 1.851 euro mensili netti.
Questi si trovano al primo posto anche nelle performance occupazionali a cinque anni dal conseguimento della laurea, con un tasso di occupazione superiore al 90%.
Più in crisi i settori letterario-umanistico, psicologico e di educazione e formazione.
I laureati intervistati hanno espresso elevati livelli di fiducia nella tecnologia e nella transizione digitale, preferita rispetto a quella ecologica.
In generale poi si evidenzia una minore fiducia riposta nelle istituzioni rispetto a università e imprese, con i laureati Stem tra i più ottimisti su quest’ultimo fronte.
Dal punto di vista della ripartizione geografica dell’ateneo, i laureati provenienti dalle università del Nord sono generalmente più fiduciosi in quasi tutti gli aspetti rispetto ai coetanei studenti nel Mezzogiorno.