L’impatto che l’IA è destinata ad avere sul mondo del lavoro aumenta sempre di più. I nuovi dati a riguardo li ha forniti l’Unctad, l’agenzia che si occupa di commercio e sviluppo per conto dell’Onu. Le stime degli esperti, negli ultimi giorni, hanno raggiunto vette mai toccate prima.
Entro i prossimi otto anni, il mercato legato all’IA potrebbe arrivare a quasi 5 trilioni di dollari. Una cifra enormemente alta che eguaglia e, in alcuni casi, supera l’economia di intere nazioni. Il rischio sul quale si insiste rimane però legato ai poli dominanti in materia di nuove tecnologie.
I leader del settore sono infatti Stati Uniti e Cina, che da soli rappresentano una fetta importante del capitale investito globalmente a livello di ricerca e sviluppo. Questo dominio economico potrebbe riflettersi pesantemente anche sui posti di lavoro.
Sono molte infatti le occupazioni che rischiano di venire automatizzate e interamente sostituite dall’IA. D’altronde, con l’investimento di simili capitali, diventa difficile immaginare uno scenario diverso da quello prospettato, anche per giustificare una spinta così insistente sul settore delle nuove tecnologie.
Bisogna infine considerare la diffusione che le innovazioni di IA hanno nel mondo. Sebbene siano ormai moltissimi i paesi che le hanno accolte a pieno, ne rimangono altrettanti ancora distanti da una simile tecnologia e che, nei prossimi anni, saranno chiamati a tenere il passo.
S.C.
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