Anche l’IA può studiare in università. L’esperimento innovativo è stato lanciato a Vienna, presso l’Università di Arti Applicate, e vedrà coinvolto un modello di intelligenza artificiale denominata Flynn.
Come i suoi colleghi, anche la neonata IA ha dovuto superare i colloqui per l’ammissione alla facoltà. Tutto ciò è stato possibile anche grazie ai criteri per l’iscrizione, dai quali non vengono affatto esclusi i modelli legati alle nuove tecnologie.
Lo sviluppo di Flynn, avvenuto grazie a strumenti open-source e LLM, è stato curato tra gli altri da una studentessa del medesimo corso della stessa IA. Secondo le previsioni, il modello dovrebbe risultare in grado di apprendere continuamente, migliorando le proprie capacità interattive ad ogni contatto con gli umani intorno ad esso.
Come ci si poteva aspettare, le reazioni degli studenti sono state contrastanti. Qualcuno si è mostrato piacevolmente a favore dell’ingresso di Flynn, mentre altri hanno espresso la propria perplessità verso l’IA che diventerà loro compagna di corso.
In ogni caso, questo esperimento vuole puntare a dimostrare l’efficacia della relazione tra umani e IA. Queste ultime, infatti, non dovranno per forza sostituirci, ma potrebbero anche lavorare insieme a noi e scovare, specialmente in un ambito come quello artistico, nuove soluzioni creative.
S.C.
Diritto dell’informazione
“Diritto dell’informazione: la bussola per orientarsi tra notizie e giurisprudenza.”
Continua a seguirci!