È tutto pronto per un processo che promette di far discutere: Elon Musk e OpenAI si affronteranno davanti a una giuria federale nella primavera del 2026. Al centro della disputa legale, l’accusa da parte del patron di Tesla secondo cui l’organizzazione – nata come non profit per sviluppare intelligenza artificiale “per il bene comune” – avrebbe ormai ceduto al profitto, finendo sotto l’influenza di Microsoft.
Musk, cofondatore di OpenAI nel 2015, aveva lasciato il progetto tra tensioni e divergenze. Ora sostiene che l’attuale assetto dell’azienda, definito “capped-profit”, contraddica lo spirito originario. OpenAI e Sam Altman rispondono che la trasformazione è stata necessaria per attrarre fondi e reggere la competizione in un settore in rapidissima evoluzione. Il tribunale avrà dunque il compito di decidere non solo su questioni legali, ma su un principio chiave: un’intelligenza artificiale nata per il bene pubblico può davvero restare tale sotto logiche di mercato?
M.B.
Diritto dell’informazione
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