Nuova ondata di attacchi alla cybersicurezza italiana. Questa volta la firma è degli hacker filorussi di NoName057 che hanno messo nel mirino il ministero dei Trasporti, l’Autorità regolatrice dei trasporti e l’Atac di Roma.
Non ci sarebbero rischi per i dati, ma l’attacco avrebbe causato il blocco momentaneo degli accessi a causa di una valanga di file riversati sulle pagine internet da migliaia di pc infetti in tutto il mondo. Sul caso sta indagando la polizia postale, con il Cnaipic e i Centri operativi per la sicurezza cibernetica, che stanno supportando le aziende e gli enti coinvolti.
La polizia postale è intervenuta in supporto e ha riferito che i sistemi informatici stanno tenendo. Alla base della rivendicazione dell’attacco, gli hacker hanno citato la posizione dell’Italia sulla guerra in Ucraina. Sul loro canale Telegram, il gruppo di pirati telematici ha condiviso un messaggio di rivendicazione: “20 soldati ucraini sono stati addestrati per usare Samp-T in Italia”, il sistema missilistico sviluppato dal consorzio europeo Eurosam, formato da Mbda Italia, Francia e Thales.
Tra i siti presi di mira ci sono anche quelli del governo, della Camera dei deputati, dei ministeri della Difesa e degli Esteri, degli Aeroporti di Bologna e dell’Atm. Gli attacchi, come già nelle precedenti occasioni, sono di tipo Ddos (Distributed denial of service) e hanno lo scopo di rendere indisponibile un sito sovraccaricandolo di richieste di accesso.
(V.M)