Il Web3 è una nuova evoluzione di Internet basata sulla blockchain. Oggi siamo abituati a utilizzare internet come luogo in cui poter solamente leggere e scrivere (read-write web), in futuro si aggiungerà una terza variabile: possedere. Caratteristica principale del Web3 sarà proprio la possibilità di verificare il possesso di tutto ciò che ruota su internet in maniera inequivocabile, in modo da ridare potere agli utenti e togliere il monopolio alle grandi multinazionali del settore tech.
L’obiettivo del Web3 è quello di usare le blockchain per gestire i contenuti senza intermediari. Gli utenti saranno proprietari dei loro contenuti e potranno monetizzarli a loro piacimento attraverso strumenti usati per guadagnare tra cui NFT, social token, fan token e DAO.
Il Web3 si concentra sull’uso di tecnologie decentralizzate per costruire applicazioni e servizi che non dipendono da un singolo ente centrale. Le applicazioni Web3 sono basate su una rete distribuita di nodi che lavorano insieme per fornire un servizio comune, invece di dipendere da un singolo server centrale. Tali applicazioni decentralizzate (DApp) vengono distribuite su una rete peer-to-peer di computer, chiamata così perché permette di comunicare senza la mediazione di un server. Per regolare il loro funzionamento si stila uno smart contract, un contratto che le parti coinvolte devono accettare in via telematica.
Si ipotizza che il Web3 influirà notevolmente sulla maggior parte dei settori lavorativi, tra cui le risorse umane. Ciò è dovuto al modo in cui i dati vengono creati, archiviati e condivisi al suo interno: la trasparenza e la credibilità fornita è la principale differenza ed il più grande vantaggio.
Le risorse umane saranno in grado, grazie al Web3, alle tecnologie blockchain e all’intelligenza artificiale (AI), di rivoluzionare il modo in cui avviene il processo di Talent Acquisition. Sarà possibile creare sistemi “decentralizzati” che consentono agli utenti di registrare e verificare i propri profili e le proprie esperienze in modo sicuro e affidabile, in modo da valutare se il proprio profilo sia stato correttamente trattato. La blockchain può essere utilizzata per creare sistemi di gestione delle competenze che consentono di registrare e verificare le skill tecniche possedute da una persona in modo certificato, supportando così il processo di selezione e la formazione personale. Infine, la blockchain può essere utilizzata per creare sistemi di valutazione basati sulla trasparenza dei dati che consentono una valutazione obiettiva delle prestazioni del personale.
Con Web3 le risorse umane potrebbero utilizzare la tecnologia basata su blockchain per semplificare e accelerare il processo di assunzione. Si può dunque affermare che le nuove tecnologie potrebbero rappresentare un eccellente modo per innovare le organizzazioni in senso più funzionale in vista delle nuove generazioni: i giovani chiedono di essere trattati come contributori allo sviluppo aziendale; ciò aumenta le loro produttività. Avere sistemi trasparenti, gestire con equità e inclusività, sono ormai fattori indispensabili per attrarre i nuovi talenti.
(V.M)