Il percorso di strutturazione del Piano e dell’Osservatorio, nato dalla collaborazione tra il Comune di Milano e Fondazione ISMU, ICEI e WeWorld, vincitori del bando pubblico per la co-progettazione e la co-gestione del progetto, prende forma attraverso un processo partecipato che coinvolgerà associazioni ed enti rappresentativi della società civile, i quali spesso sono i primi a identificare processi e pratiche discriminatorie concrete.
La co-progettazione costituirà il volano per programmare e definire le linee di indirizzo e le attività del Piano, mentre l’Osservatorio sarà il luogo di raccolta di dati, di studi sistematici e di monitoraggio dei fenomeni discriminatori. L’attività di ricerca, raccolta ed elaborazione dati è, infatti, premessa indispensabile per progettare le politiche pubbliche.
La prima fase, realizzata da ISMU, ha visto la somministrazione di un questionario volto alla rilevazione delle principali problematiche negli ambiti della vita sociale in cui possono verificarsi situazioni discriminatorie, alla raccolta di proposte e suggerimenti per l’attuazione di una efficace politica antidiscriminatoria che valorizzi e metta a sistema le buone pratiche già presenti sul territorio e, infine, all’esame delle criticità e delle condizioni favorevoli per l’adozione effettiva di un piano sostenibile ed efficace.
Alla rilevazione hanno partecipato 32 realtà del territorio milanese tra università, sindacati, fondazioni e associazioni attive in diversi ambiti. Gli esiti della rilevazione saranno oggetto di confronto il 2 febbraio alle 15 in Casa dei Diritti, durante una sessione plenaria aperta alle realtà che hanno partecipato all’indagine e a tutte le organizzazioni che intendono fornire il loro contributo all’elaborazione del Piano.
Tutte le associazioni e gli enti che desiderano prendere parte all’incontro possono farlo inviando una mail a osservatorio.antidiscriminazioni@comune.milano.it