Sarà questo il nuovo aiuto della tecnologia al mondo della medicina: una stampa 3D che possa essere una replica esatta del cuore di una persona e che consenta di ottenere un modello robotico soffice e flessibile capace di contrarsi come l’originale. Aiuterà i medici a studiare l’anatomia e le funzionalità dell’organo dei singoli pazienti, in modo da personalizzare i trattamenti e scegliere valvole e protesi più adatte all’impianto.
Si tratta di un ambizioso obiettivo di un gruppo di ricerca dell’Health Sciences and Technology Program del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston che ha indagato le potenzialità di questo approccio per la gestione clinica della stenosi aortica. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Robotics.
Per la costruzione di modelli cardiaci in 3D, gli scienziati hanno preso in considerazione 15 pazienti con stenosi aortica sottoposti a ecocardiografia transtoracica e/o transesofagea, nonché a un esame di imaging con tomografia computerizzata, per la valutazione emodinamica e anatomica.
I dati clinici e i risultati delle immagini sono stati utilizzati per creare modelli anatomici tridimensionali. Il risultato è stato poi stampato in 3D con una resina fotopolimerica elastomerica morbida. Inoltre, per ogni modello, gli scienziati hanno creato un sistema idrodinamico in grado di riprodurre le diverse funzionalità cardiache dei vari pazienti.
Ogni manicotto robotico è stato settato in modo da restituire la forza contrattile necessaria per generare pressione e flussi sistolici specifici, con la riproduzione dell’aorta utile a valutare l’emodinamica del singolo paziente a diversi livelli di stenosi aortica.
È stato poi appurato che la stampa 3D è in grado di ‘’mimare’’ le peculiarità e le funzionalità di uno o più cuori in maniera più accurata rispetto a tanti altri sistemi che si erano posti questo obiettivo.
I modelli sono stati poi utilizzati per testare i cambiamenti emodinamici indotti da diversi approcci per la sostituzione valvolare trans catetere (TAVR), mettendo in luce le potenzialità di questi modelli cardiaci 3D in ambito clinico.
Si è sicuramente trattato di un procedimento difficile ma ora c’è molta più speranza per la cura di problemi cardiaci, grazie alla possibilità di adattare una stampa artificiale a quelli che sono i diversi cuori e le diverse problematiche che essi potrebbero avere.
(G.S)