Stando all’ultimo report Kaspersky “State of Stalkerware 2023”, il fenomeno della violenza digitale sta crescendo in modo allarmante, sia in Italia che nel mondo. Nel 2023, il numero di utenti vittime stalkerware, un software di sorveglianza nascosto, è cresciuto del 6%, arrivando a 300 mila in tutto il mondo. Secondo il Kaspersky Security Network, nel 2023 i Paesi più colpiti da questo fenomeno sono stati Russia, Brasile e India. In Italia, il 31% degli intervistati ha riportato di essere stato vittima di violenze o abusi da parte di un partner, mentre il 14% ha subito stalking online. Questo rende evidente la necessità di intervenire sul problema dello stalking digitale in modo piuttosto urgente.
Attualmente, nella maggior parte dei Paesi del mondo, i software di sorveglianza non sono vietati in quanto possono essere molto utili, per esempio, nel prevenire furti o per il parental control. È illegale però installare una tecnologia di questo tipo sullo smartphone di un’altra persona: ciononostante sempre più persone usano questi software per controllare il proprio partner a sua insaputa, creando una grave dinamica di violenza.
“Le statistiche evidenziate in questo report sono davvero preoccupanti, ma purtroppo non ci sorprendono”, ha dichiarato Emma Pickering di Refuge, un servizio britannico di supporto alle vittime di abusi domestici. “È probabile che questo fenomeno sia dovuto all’aumento delle funzionalità di stalkerware all’interno delle applicazioni di parental control che rendono sempre più accessibile la possibilità di stalking. È inoltre molto importante notare che raramente una forma di abuso tecnologico viene utilizzata in modo isolato”, aggiunge la Pickering. “Oltre allo stalkerware, gli aggressori usano spesso altre tecnologie per causare sofferenza e disagi”, conclude.
L’opinione degli italiani sul tema del monitoraggio online del partner è ambivalente: se da una parte c’è una maggioranza che si dichiara completamente in disaccordo con il controllo del partner, dall’altra una minoranza lo reputa accettabile, a patto che sia frutto di un reciproco accordo.
Il report evidenzia quindi la necessità di sensibilizzare le persone a una comunicazione aperta con i propri partner e all’importanza di rispettare la privacy dell’altro. È inoltre fondamentale che le persone siano formate sulle migliori pratiche di sicurezza informatica, affinché tutti siano in grado di proteggere la propria privacy, anche all’interno delle relazioni.
A.L.R