La Suprema Corte e l’organismo apicale dell’Avvocatura hanno a più riprese sottolineato come l’innovazione tecnologica debba supportare la funzione di giustizia per innalzarne la qualità e l’efficienza e vada utilizzata in modo compatibile con i princìpi cardine dello Stato di diritto, del giusto processo, del diritto inalienabile alla difesa e dell’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Così il Guardasigilli Carlo Nordio ha accolto la richiesta della Corte di cassazione e del Consiglio nazionale forense istituendo l’Osservatorio permanente per l’uso dell’Intelligenza Artificiale.
Nella lettera inviata al ministro della Giustizia, la prima Presidente Margherita Cassano e il Presidente del Consiglio nazionale forense Francesco Greco avevano sottolineato “l’opportunità di istituire un luogo di riflessione e approfondimento che veda il permanente coinvolgimento di tutti gli attori fondamentali della giurisdizione e del processo, in cui affrontare tutti i temi che toccano il rapporto tra AI e giurisdizione, a partire dalla qualità e sicurezza delle banche dati giuridiche, agli strumenti di supporto dell’attività giurisdizionale e delle professioni”.
“La costituzione dell’Osservatorio permanente per l’uso dell’Intelligenza Artificiale – commenta il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco – rappresenta un passo fondamentale per garantire che l’innovazione tecnologica sia al servizio della giustizia e del cittadino. Si tratta di uno strumento che offre straordinarie opportunità per migliorare l’efficienza e la qualità del sistema giuridico, ma deve essere impiegata con prudenza e in conformità con i princìpi del nostro Stato di diritto”.