venerdì, 28 Novembre, 2025
Diritto Dell'informazione - Portale di Informazione
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Diritti in Rete
    • Libertà d’informazione
    • Fake news
    • Pluralismo e concorrenza
    • Privacy
    • Diffamazione
    • Copyright
    • Tutela dei minori
  • AI
    • Normativa AI
    • Soluzioni AI
    • Etica AI
  • Pubblico e privato
    • Cittadini
    • Cronaca
    • Imprese
    • Enti pubblici
    • Scuola e università
    • Associazioni e movimenti
    • Authority
    • Ordini professionali
    • Fondazioni
    • Cybersecurity
  • Rubriche
    • L’angolo di Ruben Razzante
    • Tecnologie
    • Libri
  • Innovazione
    • Sostenibilità
    • Blockchain
  • YouTube
  • interviste
  • Ultim’ora
Morning News
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Privacy

Privacy a rischio, il totalitarismo digitale incombe

by Redazione
8 Ottobre 2019
in Privacy
0 0
0
Privacy a rischio, il totalitarismo digitale incombe
0
CONDIVIDI
FacebookShare on TwitterLinkedinWhatsappEmail

Al termine di un mandato ci si interroga sui risultati e si traccia un bilancio di quello che è stato fatto e di quello che avrebbe potuto essere fatto. Antonello Soro ha illustrato nella Sala Regina della Camera dei deputati l’ultima sua Relazione annuale da Presidente dell’Autorità Garante della privacy. Il 19 giugno è scaduto il suo mandato e quello degli altri tre commissari, che verranno sostituiti entro il 31 dicembre.

I collegi passano ma le emergenze restano, anzi si moltiplicano. Si potrebbe recuperare questo adagio per ripercorrere tutti i passaggi di questo settennato, che ha visto un crescente impegno dell’Autorità nella definizione di principi in grado di declinare in forme incisive il valore della privacy e un dinamismo crescente dei legislatori nazionali ed europeo, intenti a tracciare un quadro normativo garantista per cittadini e imprese.

Ma queste componenti virtuose si sono scontrate con le infinite potenzialità della Rete e la travolgente forza del business dei colossi del web, che nel perseguire legittimamente i loro obiettivi di profitto, hanno spesso messo in discussione il valore della privacy, immolandolo sull’altare di interessi non sempre trasparenti.

Soro nella sua Relazione è andato giù pesante quando, parlando soprattutto della Cina, ha indicato “il rischio di un nuovo totalitarismo digitale, fondato sull’uso della tecnologia per un controllo ubiquitario sul cittadino e su un vero e proprio capitalismo della sorveglianza”, aggiungendo che “la sinergia tra assenza di norme efficaci a tutela della privacy e dirigismo (anche) economico favorisce, infatti, una sostanziale osmosi informativa tra i provider e il Governo cinese che, anche per ragioni culturali, può massivamente raccogliere dati personali, da riutilizzare per le finalità più diverse: dalla sicurezza nazionale alla promozione dell’intelligenza artificiale. E persino per la realizzazione di un sistema di controllo sociale fondato sul capillare monitoraggio e la penalizzazione di comportamenti ritenuti socialmente indesiderabili, con la preclusione all’accesso persino a determinate scuole o ad altri servizi di welfare”.

E’ un modo indiretto per elogiare i progressi fatti sul piano giuridico dall’Europa, che con il Gdpr ha accresciuto e non di poco il livello di tutela della privacy per cittadini e imprese, stimolando almeno 200 Stati extraeuropei ad adottare normative di uguale tenore e spessore. E anche negli Usa si sta avviando un percorso di rafforzamento della privacy, a seguito della sentenza Schrems e delle rivelazioni su Cambridge Analytica – che hanno dimostrato come la protezione dei dati sia un presupposto indispensabile di autonomia e sovranità.

Ma rimanendo sul versante italiano, spesso in alcune decisioni il Garante della privacy ha dato l’impressione, poi rivelatasi errata, di combattere in modo acritico e ideologico i giganti della Rete, e di difendere posizioni di retroguardia.

L’atteggiamento di Soro in realtà era figlio di una visione equilibrata tra sviluppo digitale e difesa dei diritti. Lo ha chiarito anche nella sua ultima Relazione annuale: “Governare l’innovazione in funzione della tutela della persona e delle libertà è, allora, il vero obiettivo, da cui dipendono presente e futuro delle nostre società, con implicazioni che si estendono a ogni campo della vita individuale e collettiva”.

Il muro contro muro ingaggiato dall’Autorità in alcune controversie con Google e poi con Facebook è solo ascrivibile alla matura consapevolezza della necessità di preservare i delicati equilibri, peraltro sempre precari nell’ecosistema digitale, tra la forza dei numeri e la forza delle regole.

Non meno incisiva l’azione protettiva che l’Autorità ha svolto rispetto al tema della data retention. L’Italia conserva a lungo i dati del traffico telefonico e telematico, fino a sei anni, e ciò appare sproporzionato anche rispetto alle esigenze di indagine e amministrazione della giustizia.

Le stesse attività di polizia e investigazione, pure importanti per la sicurezza delle persone, rischiano di travalicare i confini del lecito quando si servono di strumenti invasivi di intercettazione: “Il ricorso ai trojan a fini intercettativi  -ha chiarito Soro- si è rivelato estremamente pericoloso. Soprattutto nel caso di utilizzo di captatori connessi ad app e quindi posti su piattaforme accessibili a tutti, suscettibili di degenerare, anche solo per errori gestionali, in strumenti di sorveglianza massiva”. E sulle intercettazioni una seria riflessione dovrebbe farla anche il mondo dell’informazione, che spesso ha ecceduto nella diffusione di brogliacci di telefonate non essenziali ai fini della completezza del racconto.

Dati alla mano, la situazione della tutela della privacy in Italia non può dirsi ancora sotto controllo, se è vero che nel 2018 sono state oltre 8 milioni le sanzioni riscosse, il 115% in più rispetto al 2017. Segno che le violazioni sono ancora tante e che non bisogna abbassare la guardia. Ne tenga conto chi subentrerà alla guida dell’Autorità.

Tags: Antonello SoroAutorità Garante della privacyData retentionIntercettazioniPrivacy
Plugin Install : Subscribe Push Notification need OneSignal plugin to be installed.

Articoli Correlati - Articolo

APPLOVIN CORPORATION VS PRIVACY
App

APPLOVIN CORPORATION VS PRIVACY

25 Novembre 2025
I SISTEMI DI IDENTITÀ DIGITALE: L’OBIETTIVO DEGLI STATI EUROPEI E INTERNAZIONALI
Privacy

I SISTEMI DI IDENTITÀ DIGITALE: L’OBIETTIVO DEGLI STATI EUROPEI E INTERNAZIONALI

13 Novembre 2025
LA CASSAZIONE CHIARISCE IL REATO DI REVENGE PORN: IL CASO SU ONLYFANS
Diritto

LA CASSAZIONE CHIARISCE IL REATO DI REVENGE PORN: IL CASO SU ONLYFANS

11 Novembre 2025
PAVEL DUROV E IL SUO APPELLO SU X: “IL TEMPO PER SALVARE L’INTERNET LIBERA STA PER SCADERE”
informazione

PAVEL DUROV E IL SUO APPELLO SU X: “IL TEMPO PER SALVARE L’INTERNET LIBERA STA PER SCADERE”

7 Novembre 2025
DATI DI UN’ALUNNA SU CLASSROOM, IL GARANTE SANZIONA LA SCUOLA
Privacy

DATI DI UN’ALUNNA SU CLASSROOM, IL GARANTE SANZIONA LA SCUOLA

5 Novembre 2025
CEDU E LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
Diritto

CEDU E LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

5 Novembre 2025

PORTALE SVILUPPATO DA

MyWebSolutions Web Agency

Categorie Articoli

News Popolari

È REATO PUBBLICARE FOTO DI MINORI SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI?

È REATO PUBBLICARE FOTO DI MINORI SENZA IL CONSENSO DEI GENITORI?

27 Dicembre 2022
CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

29 Novembre 2021
WHATSAPP, E-MAIL E SMS HANNO VALORE DI PROVA LEGALE

WHATSAPP, E-MAIL E SMS HANNO VALORE DI PROVA LEGALE

25 Gennaio 2023
Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

17 Aprile 2020
DIFFAMAZIONE, INGIURIA E SOCIAL NETWORK

CHAT DI GRUPPO SU WHATSAPP E DIFFAMAZIONE, LA NUOVA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE

10 Gennaio 2023

In rilievo

TicketOne sanzionata dall’Antitrust con una multa di 10 milioni di euro

TicketOne sanzionata dall’Antitrust con una multa di 10 milioni di euro

19 Gennaio 2021
DIRITTO DI INFORMAZIONE E LIBERTA’ DI ESPRESSIONE NEL PANORAMA DEI DIRITTI UMANI

DIRITTO DI INFORMAZIONE E LIBERTA’ DI ESPRESSIONE NEL PANORAMA DEI DIRITTI UMANI

24 Ottobre 2022
L’altra faccia del Covid:  tutti i rischi per i bambini

L’altra faccia del Covid: tutti i rischi per i bambini

2 Marzo 2021
FRANCIA, 35 GIORNALISTI SOTTO SCORTA

PERUGIA, DAL 6 AL 10 APRILE IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO

1 Aprile 2022
ACQUISTA ORAACQUISTA ORAACQUISTA ORA

RR Consulting

E-mail: redazione.dirittodellin
formazione@gmail.com

Condividi sui Social

Ultimi articoli pubblicati

  • DIGITAL OMNIBUS: LA GRANDE RIFORMA DIGITALE DELL’UE 27 Novembre 2025
  • REALTÀ VIRTUALE (VR) E PSICOLOGIA: NUOVE SCOPERTE 27 Novembre 2025
  • L’INTELLIGENCE ITALIANA COMPIE 100 ANNI 27 Novembre 2025

Categorie articoli

Cerca articolo per mese…

Cerca articolo per nome…

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Calendario Pubblicazioni

Novembre 2025
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
« Ott    
  • Privacy policy
  • Cookie Policy

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Dicono di noi
  • Authority
  • Deontologia dei giornalisti
  • Diffamazione
  • Diritto all’oblio
  • Fake news
  • Libertà d’informazione
  • Eventi
  • Tutela dei minori
  • Copyright
  • Privacy
    • Cittadini
    • Imprese

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Area riservata ai relatori - Accedi al tuo account inserendo il tuo nome utente e la tua password...

Password dimenticata?

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Entra

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Entra