In occasione della presentazione del Manuale, insieme all’autore Ruben Razzante interverranno il Presidente Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), Giacomo Lasorella, e il Presidente Associazione produttori audiovisivi (Apa), Giancarlo Leone, che si confronteranno sul tema “I media e le nuove regole dell’ecosistema digitale, tra libertà e responsabilità”.
A tre anni dall’ultima edizione si è reso necessario un intervento di ampliamento del Manuale, perché l’ambiente digitale sta trasformando le modalità di interazione tra soggetti e i meccanismi di produzione e distribuzione di contenuti, non solo di quelli a carattere informativo. La progressiva digitalizzazione delle nostre vite, infatti, pone nuove sfide e genera un incalzante processo di disintermediazione che, alimentato dal web e dalle piattaforme social, amplifica i messaggi e genera un’overdose di informazioni spesso non verificate. In questo contesto soltanto gli strumenti del diritto possono aiutarci nella costruzione di un ecosistema digitale più inclusivo e meno tossico, fondato sulla corresponsabilità di tutti gli attori; un nobile scopo che è diventato una necessità, promossa e supportata grazie alle novità riportate nella nona edizione del Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione.
“Le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica risultano particolarmente esplorate in questa nona edizione del Manuale” scrive l’autore nell’introduzione. Ampio spazio occupano poi il tema delle fake news e i fenomeni emergenti come hate speech, revenge porn e cyberbullismo. “Nei singoli ordinamenti giuridici nazionali -chiarisce il professor Ruben Razzante- esistono già norme precise che puniscono la produzione e diffusione di notizie false. Pensiamo al procurato allarme o alle notizie che turbano l’ordine pubblico o alla diffamazione. Nel maggio 2017 è stata fatta in Italia la prima legge sul cyberbullismo, che punta sulla repressione del fenomeno ma anche sulla prevenzione in termini educativi, soprattutto in ambito scolastico. Il reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (revenge porn) è stato introdotto nel nostro ordinamento giuridico con una legge del luglio 2019, che va sotto il nome di Codice Rosso. In ambito hate speech una delle iniziative più rilevanti è senz’altro l’emanazione di un Regolamento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, del maggio 2019, che punisce le espressioni d’odio, combatte le discriminazioni e rafforza la tutela della dignità umana”.
Ruben Razzante è il fondatore del nostro portale, Professore di Diritto dell’informazione, di Diritto della comunicazione per le imprese e i media e di Diritto europeo dell’informazione presso l’Università Cattolica di Milano, e di Diritto dell’informazione e deontologia giornalistica alla Lumsa di Roma. È giornalista professionista e docente ai corsi promossi dall’Ordine dei giornalisti e collabora come editorialista con diversi quotidiani.