Il Metaverso non è nuovo, il termine nasce nel mondo cyberpunk nel 1991, ma è salito alla ribalta con l’annuncio di Facebook, che ha deciso di denominare “Meta” la holding del Gruppo (che controlla le piattaforme Facebook, Whatsapp, Instagram e gli Oculos) e di avviare un progetto con questo nome. Pochi giorni dopo, anche Microsoft ha annunciato che dal 2022 integrerà il Metaverso nella piattaforma Teams con una funzionalità chiamata Mash: gli utenti potranno creare un avatar con cui partecipare alle riunioni di lavoro. A questi annunci delle big tech ne sono seguiti diversi altri.
“Metaverse” è un termine coniato dallo scrittore Neal Stephenson che lo descrive come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. In questo mondo la differenza tra le classi sociali è rappresentata dalla risoluzione del proprio avatar e dalla conseguente possibilità di accesso a luoghi esclusivi.
Il metaverso è un universo digitale frutto di molteplici elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata. Nel metaverso, gli utenti accedono tramite visori 3d e vivono delle esperienze virtuali: possono creare degli avatar realistici, incontrare altri utenti, creare oggetti o proprietà virtuali, andare a concerti, conferenze, viaggiare e altro.
Il Metaverso si sviluppa nel digitale, la sua materia è composta dai dati e dalle informazioni, in stretta correlazione con l’universo dell’oggettivo, la sua struttura è spazio-temporale, la stessa dell’universo fisico. È una struttura composta da lunghezza, larghezza, profondità e tempo: il cyberspazio, un universo creato e alimentato dalle reti globali di comunicazione.
Le porte del Metaverso sono accessibili a chiunque fosse interessato, non sono richieste competenze speciali nel campo informatico. Gli strumenti necessari per accedere al Metaverso sono: un computer o uno smartphone, una connessione internet per poter interagire con il mondo del web e un account su una delle piattaforme del mondo virtuale Metaverso. Per rendere l’esperienza più immersiva è possibile utilizzare anche i visori di realtà aumentata.