Kiwifarms è un forum fondato quasi dieci anni fa, noto per aver ospitato contenuti misogini e discriminatori, soprattutto nei confronti di persone appartenenti alla comunità LGBT+. Molti gli hanno affibbiato l’etichetta di “peggior posto su Internet” e Margaret Pless del New York Magazine, lo definì come “la più grande community di stalker di tutto il web” in un articolo del 2016.
Il forum è stato spesso teatro di minacce e molestie, che avrebbero addirittura spinto qualcuno al suicidio. Kiwifarms aveva quindi una pessima reputazione, visto che sulle sue pagine si era visto un po’ di tutto: stalking, doxing (la pubblicazione online di dati personali come l’indirizzo di casa, di ufficio o il numero di telefono), swatting (la segnalazione alla polizia di un crimine violento in procinto di avvenire a casa di una persona, così che le forze dell’ordine si precipitino sul posto armate e pronte a colpire) e tanti altri comportamenti simili.
La streamer Clara Sorrenti conosciuta con lo pseudonomino di Keffals, era diventata l’ultimo bersaglio degli utenti di Kiwifarms. Lo scorso 5 agosto una persona ha finto di essere lei e ha inviato la stessa mail a tutti i consiglieri comunali della città: la mail diceva che aveva appena ucciso suo madre, che era in possesso di un’arma da fuoco e che si stava preparando per un assalto al municipio della sua città (London, in Ontario). Poco dopo l’invio di questa mail, Sorrenti si è ritrovata un team Swat in casa e un agente che le notificava l’arresto puntandole un fucile in faccia. Nelle settimane successive, la streamer ha continuato a ricevere vessazioni così pesanti da essere costretta a lasciare il Canada.
Ma non è rimasta in silenzio. Grazie infatti al suo notevole seguito su Twich e Twitter ha dato inizio ad una campagna spontanea che è arrivata fino all’hosting del forum, Cloudflare, che dopo anni di inerzia è stato costretto a intervenire, bloccando il forum e mettendo in home page un messaggio che parla di un luogo che minaccia la vita umana. La campagna social che ha portato al gesto tanto atteso era davvero esplicita già negli hashtag intorno a cui si sviluppava: #DropKiwifarms e #CloudflareProtectsTerrorists.
Non è comunque la prima volta che Cloudflare prende una decisione simile: in passato aveva interrotto la collaborazione con il forum alt-right 8chan e con il sito neo-nazista Daily Stormer.