L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha sanzionato Google con una multa di 80 mila euro per violazione delle norme sul copyright. In particolare, la big tech americana non avrebbe rispettato gli obblighi di negoziazione e di trasparenza informativa verso Nuovo Imaie, un’associazione che rappresenta e tutela i diritti di artisti, interpreti ed esecutori.
Il commissario dell’Agcom, Massimiliano Capitanio, ha definito il provvedimento come un “precedente significativo” per la regolazione dei rapporti tra le piattaforme digitali e gli organismi di gestione collettiva. Secondo Capitanio, la trasparenza è un elemento essenziale per garantire delle trattative corrette ed equilibrate. In questo caso, Google non avrebbe fornito a Nuovo Imaie delle informazioni fondamentali per poter valutare adeguatamente le condizioni d’uso dei contenuti rappresentati.
Tuttavia, all’interno della stessa Autorità non sono mancati i dissensi. Infatti, la commissaria Elisa Giomi si è espressa in maniera critica rispetto alla decisione presa, sostenendo che la documentazione fornita nel procedimento sia incompleta e poco dettagliata. Inoltre, le motivazioni a supporto della sanzione risultano essere troppo generiche. Ulteriori dubbi li ha sollevati sui tempi procedurali. In particolare, tra la segnalazione e la contestazione sono trascorsi circa sette mesi, un periodo che ha valutato essere eccessivo per una semplice fase pre-istruttoria.
Per queste ragioni, la commissaria aveva proposto un rinvio per consentire ulteriori approfondimenti istruttori oppure l’archiviazione dovuta alla carenza di elementi. Tuttavia, nessuna delle due ipotesi è stata accolta. A seguito della decisione, Giomi ha evidenziato il rischio che simili provvedimenti siano spinti da un atteggiamento ostile verso le grandi piattaforme digitali, sottolineando come spesso le regole vengano applicate con maggiore severità alle aziende di grandi dimensioni.
Perciò, la vicenda rappresenta un chiaro segnale della necessità di una regolamentazione costantemente aggiornata, in grado di trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la tutela dei diritti, evitando al tempo stesso delle disparità di trattamento.
S.C.