Il recente Report “Leadership nell’era dell’AI” pubblicato da IBM – sulla base di un sondaggio che coinvolge più di 1.600 dirigenti senior e C-level nel Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Italia e Svezia – ha confermato il notevole utilizzo dell’Intelligenza Artificiale generativa. Si tratta di una tecnologia che ha catalizzato l’azione dei leader più lungimiranti desiderosi di svolgere un ruolo determinante nella corrente trasformazione.
In base all’indagine, il 2024 si preannuncia come un periodo caratterizzato da significativi cambiamenti, durante il quale un considerevole numero di aziende abbraccerà questa tendenza, sulla spinta anche di un crescente senso di responsabilità da parte dei dirigenti.
Il 96% dei partecipanti italiani, in sintonia con quelli degli altri Paesi inclusi nello studio, ha affermato di aver già adottato o che adotterà l’Intelligenza Artificiale generativa, impegnandosi attivamente nella creazione di nuovi quadri etici e di governance all’interno della propria organizzazione.
In Italia sono gli investitori e i partner a svolgere un ruolo chiave nel promuovere l’adozione dell’AI, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa (48% in Italia, 45% negli altri Paesi), automatizzare i processi di routine e liberare il capitale umano per attività ad alto valore aggiunto.
Anche la sicurezza dei dati e la privacy dovrebbero essere considerate una priorità assoluta. È quindi fondamentale che i leader comprendano il ruolo positivo che l’Intelligenza Artificiale può svolgere nell’ambito della sicurezza quando è correttamente integrata.
In questa prospettiva, l’attenzione e la consapevolezza da parte dei dirigenti italiani risultano estremamente positive. Quasi tutti (96%) gli intervistati che hanno già adottato o prevedono di adottare soluzioni di Intelligenza Artificiale generativa hanno dichiarato di compiere progressi concreti riguardo alla governance. Tra le azioni principali rientrano lo sviluppo di un comitato etico dedicato, di un framework di governance e di valutazioni d’impatto.
In riferimento ai dati italiani, Stefano Rebattoni, amministratore delegato di IBM Italia, ha dichiarato: “Questa ricerca mostra che vi è la percezione di un reale senso di opportunità nei board delle aziende europee. Si tratta di una percezione particolarmente forte in Italia, dove la maggior parte delle imprese è già pronta a cogliere le opportunità offerte dall’AI per raggiungere nuovi traguardi di crescita. In particolare, ora che l’AI generativa, basata su Foundation Model, rende più veloce e semplice l’adozione dell’intelligenza artificiale da parte delle aziende, anche di piccole e medie dimensioni finora frenate dagli alti livelli di costo e competenze necessarie. Vedere l’AI generativa in cima alle priorità dei ceo italiani per il 2024 non rappresenta una sorpresa”.
C.L.