Assomusica ha annunciato il rinvio dei grandi appuntamenti estivi, da Vasco a Ferro, Cremonini, Ligabue e numerosi altri concerti originariamente previsti per il 2020, ora rinviati di un anno.
La decisione, in seguito alle restrizioni previste dall’emergenza sanitaria, che vieta gli assembramenti, è stata sottoscritta dalle principali agenzie live: Friends & Partners, Live Nation, Magellano, Vertigo, Vivo Concerti, Comcerto, D’Alessandro e Galli, Daze.
Ma queste grandi agenzie non rappresentano l’intero comparto. Alcuni promoter indipendenti, infatti, hanno deciso di non accodarsi a questa decisione, progettando comunque dei tour per gli artisti che rappresentano, da sviluppare nei prossimi mesi estivi. Il progetto di tali eventi garantirebbe il mantenimento del massimo rispetto delle direttive del Governo, che prevedono non oltre mille spettatori per gli spettacoli in luoghi aperti e 200 per quelli al chiuso.
L’intento è quello di dare una mano ai tanti lavoratori dello spettacolo, i cosiddetti “invisibili”, ossia coloro che lavorano dietro le quinte, sulle cui spalle il fermo dei live pesa maggiormente e in maniera preoccupante. Il mondo dello spettacolo sarà quello che ripartirà per ultimo; qualsiasi aiuto per il settore è quindi il benvenuto.
Tra coloro che hanno deciso di non fermarsi per il 2020 c’è OTR live (di Francesco Barbaro) che gestisce Diodato, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Carmen Consoli, Carl Brave, Levante e Irene Grandi (e altri).
Non si fermano neanche Imarts, Ponderosa e Color Sound (di Antonio Colombi), che gestisce artisti come Ornella Vanoni, Patty Pravo, Le Vibrazioni e Michele Zarrillo.
E molto attivo nel cercare di stimolare una ripartenza del settore è Claudio Trotta, patron di Barley Arts e presidente di Slow Music, associazione che ha addirittura prodotto un documento contenente suggerimenti molto dettagliati sia sotto l’aspetto organizzativo, sia sotto quello medico di linee guida per organizzare concerti in sicurezza.
In questi giorni alcune delle agenzie menzionate stanno lavorando su proposte concrete da sottoporre agli artisti che rappresentano, con ipotesi di date che possano svolgersi tra luglio e settembre.
Le location interessate probabilmente non saranno soltanto le grandi città, dove potrebbe essere complicato organizzare eventi con mille persone: alcuni promoter stanno guardando con molto interesse alle località di provincia. I cachet degli artisti andranno inevitabilmente ridimensionati, così come dovranno essere ridotte le scenografie e altri apparati. Perlomeno la musica dal vivo non si fermerà. E sarebbe un segnale fantastico per tutto il settore, per chi ci lavora, e per tutti coloro che amano la musica.
L’articolo è disponibile al link https://www.spettakolo.it/2020/05/20/concerti-dal-vivo-ce-chi-prova-a-ripartire/