Il Financial Times ha pubblicato un rapporto che rivela come il gruppo London Stock Exchange (LSE) abbia esaminato attentamente il potenziale di una borsa basata su blockchain per circa un anno, con l’obiettivo di capire come curare lo sviluppo di una nuova piattaforma per ospitare asset finanziari tradizionali.
Il responsabile dei mercati dei capitali del gruppo LSE, Murray Roos, ha recentemente dichiarato che ora la società è pronta ad avanzare con questo progetto.
Roos ha spiegato che il focus non sarà sulle criptovalute, ma sull’impiego della tecnologia blockchain per ottimizzare le operazioni di detenzione, acquisto e vendita di asset tradizionali; la tecnologia digitale, quindi, verrà impiegata per rendere il processo “più scorrevole, efficiente, economico e trasparente”.
Prima di avviare il progetto, il gruppo LSE ha atteso che gli investitori fossero pronti e che la tecnologia blockchain pubblica fosse sufficientemente matura. In caso di successo, questa sarebbe la prima importante borsa di valori globale capace di offrire agli investitori un ecosistema completo basato sulla tecnologia blockchain.
Non si tratta però di un caso isolato: ormai sono diverse le istituzioni finanziarie tradizionali che stanno dimostrando un crescente interesse verso la tecnologia blockchain.
Un esempio è la rete di messaggistica bancaria SWIFT, che nel mese di agosto 2023 ha pubblicato il rapporto “Unifying Blockchains: Overcoming Fragmentation in Tokenized Assets”, presentando un’analisi che spiega come stabilire connessioni con le blockchain per affrontare l’interoperabilità tra diverse reti. Quasi in contemporanea, Lufthansa Airlines ha lanciato un programma di fedeltà basato su token non fungibili (NFT) tramite la rete Polygon.
Nel suo rapporto, SWIFT ha sottolineato l’esistenza di una “lacuna nell’interoperabilità affidabile” tra le diverse reti blockchain, responsabile di diverse inefficienze e causa di un’esperienza poco soddisfacente per l’utente. Tuttavia, SWIFT sostiene di avere il potenziale per risolvere questa problematica: grazie alla collaborazione con diverse istituzioni finanziarie e con il fornitore di soluzioni blockchain, infatti, SWIFT è in grado di offrire un singolo punto di accesso a molteplici reti utilizzando le infrastrutture già esistenti. Una soluzione che riduce non solo le sfide operative, ma anche i costi associati al supporto delle risorse tokenizzate da parte delle istituzioni.
In un contesto così dinamico la National Crime Agency (NCA) del Regno Unito sta cercando di potenziare il suo team investigativo. Il Complex Financial Crime Team, infatti, accoglierà nuove risorse, che si focalizzeranno sulle indagini relative ai crimini associati alle criptovalute e collaboreranno con le forze di polizia di Londra.
M.M.