I dati sono disponibili in vendita su Telegram, una piattaforma di messaggistica. La vendita di queste informazioni personali ha permesso agli operatori di telemarketing di accedere ad una vasta base di utenti, aumentando così il numero di chiamate indesiderate e invasive a scopo di marketing. Questo fenomeno sta causando preoccupazione per la violazione della privacy e la protezione dei dati dei consumatori coinvolti.
I truffatori quando chiamano le vittime sono a conoscenza di tutti i loro dati come nome, indirizzo, codice fiscale e il codice cliente dell’attuale contratto energetico. In alcuni casi, riescono persino a fingere di essere corrieri per la consegna di un assegno di rimborso, richiedendo l’autenticazione tramite un codice OTP inviato al loro numero di cellulare, che già conoscono.
Questi truffatori sono così ben informati che sanno anche tutto sul contratto energetico attuale, incluso il codice identificativo del contatore e della fornitura. Questa situazione crea un rischio elevato di essere vittime di frodi e di sottoscrivere contratti luce senza consenso o informazioni adeguate.
Il presidente di Assocontact, Lelio Borgherese, commenta: “Come Assocontact sono anni che ribadiamo la centralità dei dati nella relazione con i cittadini e i clienti. Una centralità fatta di opportunità grandi quanto i rischi. Siamo stati in prima fila nei lavori del Codice di Condotta approvato dal Garante Privacy, che è un disciplinare valido per tutti gli stakeholder della filiera, utile per fissare presidi, standard, processi e strumenti di sicurezza per il trattamento dei dati dal contatto al contratto”.
S.B.
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