Si chiama Bologna Jazz Festival ma è ormai una kermesse musicale di dimensioni che vanno ben al di là della città felsinea, coinvolgendo i comuni dell’area metropolitana e le province di Modena, Ferrara e Forlì. Un festival di proporzioni regionali, quindi, che si svolgerà dal 28 ottobre al 16 novembre, ospitando stelle come Paolo Fresu (con la sua formazione all stars in omaggio a David Bowie), John Scofield assieme a Dave Holland, Gonzalo Rubalcaba in duo con Aymée Nuviola.
Il BJF ‘fa’ musica anche al di là dei numerosi concerti: il programma del festival includerà importanti contenuti didattici e numerose conferenze. Inoltre, grazie alla collaborazione con BilBOlbul – Festival Internazionale di fumetto, è stato coinvolto l’illustratore e fumettista Alessandro Baronciani, che ha realizzato l’immagine coordinata del BJF 2021. La si potrà vedere esposta sull’Autobus del Jazz e nelle bacheche storiche di Cheap on board.
Il BJF continua anche quest’anno il suo impegno in ambito sociale. In collaborazione con il Mast, riserverà 100 posti gratuiti per i concerti principali del festival a medici e operatori sanitari dell’Emilia-Romagna. Il BJF e il Mast ringraziano così, con un gesto di riconoscenza gli operatori sanitari che hanno eroicamente affrontato la pandemia in prima linea.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica Unesco, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Mast, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, Tper, Città Metropolitana di Bologna, Peugeot, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura.
Concerti principali nei teatri
Omaggio in grande stile a David Bowie, orchestrato attorno alla tromba di Paolo Fresu (1 novembre al Teatro Auditorium Manzoni, in collaborazione con Gruppo Hera). Il cast di “Heroes” è a dir poco stellare, completato da Petra Magoni, Gianluca Petrella, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli, Christian Meyer.
Contenuti inediti per il festival caratterizzano invece gli altri due appuntamenti di punta del cartellone. Il duo formato da John Scofield e Dave Holland, che si ascolterà il 9 novembre al Teatro Duse (realizzato in collaborazione con Coop Alleanza 3.0).
Da Cuba arriverà il celeberrimo pianista Gonzalo Rubalcaba, che depone per un attimo i suoi progetti più sofisticati e impegnativi per dedicarsi alla musica della sua terra, in duo con la vocalist Aymée Nuviola (14 novembre, Teatro Auditorium Manzoni, in collaborazione con Gruppo Unipol).
In ricordo di Steve Grossman
Steve Grossman (1951-2020) è stato uno dei musicisti statunitensi che più hanno lasciato il segno sulla scena jazzistica italiana. Nel corso degli oltre vent’anni trascorsi a Bologna, ha contribuito a formare molti dei più interessanti musicisti emersi in Emilia. A un anno dalla sua scomparsa, il BJF gli dedica una serie live e altre iniziative, tra il 29 e il 31 ottobre.
I jazz club di Bologna
Alla Cantina Bentivoglio si terrà il concerto inaugurale del festival, il 28 ottobre, con l’incontro tra Ada Montellanico e il tubista francese Michel Godard. Arriveranno poi i quartetti del virtuoso sassofonista Seamus Blake (3 novembre, con Alessandro Lanzoni al pianoforte) e del chitarrista Peter Bernstein (l’11), e uno spazio dedicato al jazz cittadino, con il debutto del Laboratorio Orchestrale Bologna in Jazz, che affianca noti professionisti e allievi del conservatorio bolognese diretti da Michele Corcella (il 12). Un concentrato di esperienze è il duo della cantante Carla Marcotulli con il chitarrista Sandro Gibellini (il 14).
Il BJF del Camera – Jazz & Music Club ospiterà due serate con il trombettista Jim Rotondi in quartetto (28 e 29 ottobre). Le proposte vanno dal quartetto della cantante Rossella Graziani (5 novembre) a un quartetto paritetico con Luca Mannutza, Lorenzo Conte, Matteo Rebulla e la presenza solistica di Robert Bonisolo al sax tenore (il 6) sino al quartetto del chitarrista Max Puglia (il 7). Concerti del Trio Rope (31 ottobre) e del trio del batterista Zeno De Rossi (13 novembre).
Il Bravo Caffè ospiterà pesi massimi del jazz italiano come il sassofonista Stefano Di Battista (con un omaggio a Morricone in quartetto, il 2 novembre) e il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti (il 4). Ma ci sarà anche la tromba di Luca Aquino, ospite d’onore del quartetto del pianista Emiliano D’Auria (28 ottobre). Altrettanto rilevante, sul fronte internazionale, è il trio del polistrumentista Shaun Martin, proveniente della ‘famiglia’ Snarky Puppy (10 novembre).
Odissea in Jazz è una commistione di teatro e musica, con in scena il quintetto del chitarrista Andrea Dessì (con Massimo Tagliata a fisarmonica e pianoforte) e un quartetto di attori alle prese con il testo omerico (Teatro Duse, 2 novembre).
Jazz fuori porta
Il quintetto del batterista Marcello Molinari è chiamato a esibirsi in due distinte occasioni al Cine Teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto (BO): l’8 novembre con la presenza speciale della voce di Diana Torto, il 15 con la partecipazione del vibrafonista Joe Locke.
Castel Maggiore (BO) ospiterà invece i Jazzasonic del sassofonista Dario Cecchini (7 novembre, Teatro Biagi D’Antona).
Al Torrione Jazz Club di Ferrara transiteranno il travolgente jazz-rock del Trio Bobo (29 ottobre); gli sperimentali intrecci della voce di Tiziana Ghiglioni con il trombone di Giancarlo Schiaffini e il contrabbasso di Joëlle Léandre (il 30); il progetto in trio ‘Elpis’ del batterista Zeno De Rossi (12 novembre). Jazz made in USA col trio del pianista Christian Sands (6 novembre) e il quartetto di un luminare della chitarra jazz come Peter Bernstein (il 13).
Modena ospita il duo che affianca il trombettista svizzero Franco Ambrosetti e il pianista Danilo Rea (13 novembre, Teatro Michelangelo).
Il BJF ‘adotta’ i concerti principali di Jazz a Forlì: il trio di Christian Sands (5 novembre, Sala Mazzini); il trio del pianista Danilo Rea con Massimo Moriconi e Alfredo Golino in omaggio a Mina (il 6, Auditorium San Giacomo); il trio della cantante Francesca Tandoi (il 7, Ristorante Tennis Club Carpena); il trio di Zeno De Rossi (l’11, Fabbrica de Candele); il quartetto di Peter Bernstein (il 12, Sala Mazzini); la Special Edition del trombettista Enrico Rava (il 13, Auditorium San Giacomo).
Attività didattiche e altri eventi
Il Progetto Didattico “Massimo Mutti”, dedicato al ricordo del fondatore del festival bolognese e realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, giunge alla nona edizione. Dal 31 ottobre al 4 novembre si terrà il seminario della contrabbassista francese Joëlle Léandre. Il workshop si svolgerà presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e sarà aperto agli studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna. Il percorso sarà coronato dal saggio finale in forma di concerto, il 4 novembre sempre presso il Museo internazionale e biblioteca della musica. In tale occasione verrà assegnato il “Premio Massimo Mutti”, consistente in due borse di studio.
Dal 13 al 16 dicembre si terrà poi un secondo seminario al Camera Jazz & Music Club: docente d’eccezione sarà in questo caso il pianista George Cables.
Torneranno anche le lezioni musicali “Jazz Insights” con Emiliano Pintori (Museo internazionale e biblioteca della musica, tutti i sabati dal 6 novembre al 4 dicembre).
Sul fronte editoriale, Vanni Masala e Marilena Pasini presenteranno il loro volume illustrato Le muse del jazz (Edizioni Curci), incentrato sulle figure femminili che hanno ispirato celebri brani jazzistici (13 novembre, Museo internazionale e biblioteca della musica, con la partecipazione di Carla Marcotulli e Sandro Gibellini).
Il Mast diventa per la prima volta sede di concerti del BJF, ospitando nel proprio Auditorium il Trio M, formazione all leaders con Myra Melford al pianoforte, Mark Dresser al contrabbasso e Matt Wilson alla batteria. Negli spazi espositivi di Foto/Industria si ascolteranno invece un solo del vibrafonista Pasquale Mirra (6 novembre, San Giorgio in Poggiale) e un solo del clarinettista Marco Colonna (il 13, MAMbo).
Prosegue poi il viaggio pluriennale di The Sound Routes, iniziativa finanziata attraverso il Programma Europa Creativa della Comunità Europea e dedicata all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati politici.