Si è analizzato che in Italia circa il 76% delle aziende, nel 2023, ha “sperimentato” almeno una volta di interrompere i propri sistemi a causa di cyberattacchi che non hanno permesso di accedere ai dati o si sono verificate perdite e fughe di dati. Questo è quanto osservato dal Global Data Protection Index creato da Dell Technologies, in collaborazione con Vanson Bourne, dopo aver preso in analisi parecchie risposte fornite da 1.000 decision maker IT e 500 decision maker di sicurezza IT in tutto il mondo.
L’indagine fa trasparire anche delle rilevanti ripercussioni economiche che possono ricadere sulle imprese. Infatti negli ultimi dodici mesi il 60% delle aziende italiane ha dovuto farsi carico di spese significative, e una parte corrisponde a cifre che vanno dai 500mila a 1 milione di dollari, a causa di attacchi informatici o incidenti correlati.
Uno dei migliori strumenti strategici, per difendersi nel campo della cybersecurity è l’Intelligenza Artificiale generativa che può assicurare una protezione informatica nelle aziende. Infatti, AI generativa è in grado di rilevare schemi di comportamenti anomali o creare risposte automatizzate a incidenti di sicurezza o sistemi di autenticazione.
GenAI offre notevoli opportunità per migliorare la sicurezza informatica. Le organizzazioni devono essere pronte a gestire l’aumento del volume di dati e ad assicurarsi che le proprie infrastrutture siano in grado di sostenere e proteggere efficacemente queste nuove risorse informative.
“La crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale generativa e l’espansione della stessa in ambienti ibridi e multicloud hanno messo la resilienza informatica e il ripristino efficace degli incidenti al centro dell’agenda di qualsiasi azienda a livello mondiale”, afferma Filippo Ligresti, vice presidente managing director di Dell Technologies Italia. “Continua a espandersi il perimetro che ogni azienda è chiamata a proteggere, così come le minacce informatiche crescono in frequenza e sofisticatezza, mettendo a rischio la stessa continuità operativa e causando ingenti danni economici. Il compito di proteggere i dati e applicazioni critiche è ormai uno dei pillar fondamentali della strategia di business di qualsiasi azienda e gli investimenti impiegati per rilevare le minacce e per definire risposte rapide, grazie all’AI e all’automazione, sono fondamentali per mitigare al meglio gli attacchi”, aggiunge.
In Europa, le violazioni della sicurezza informatica sono un grave problema per le imprese, con il 40% di esse che segnala attacchi esterni come principale causa di perdita di dati e interruzioni dei sistemi. Le principali fonti di attacco includono email di phishing, link sospetti, credenziali compromesse e dispositivi mobili violati. Nel 2023, i costi medi per le interruzioni con perdita di dati hanno raggiunto 2,61 milioni di dollari, con una media di 26 ore di inattività e 2,45 TB di dati persi. I costi associati agli attacchi sono inoltre raddoppiati rispetto all’anno precedente.
M.P.