L’Antitrust prosegue la sua battaglia nei confronti della pubblicità ingannevole degli influencer, avviata a partire dal 2017 con i primi interventi di moral suasion e analisi di un fenomeno che ha registrato il suo apice con il cosiddetto “pandoro-gate” che ha coinvolto Chiara Ferragni.
Oggi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha reso noto di aver avviato sei procedimenti istruttori nei confronti di sei influencer che promettono guadagni facili e certi. Questi pubblicherebbero sistematicamente, tramite piattaforme social e siti internet, foto e/o video in cui offrono a pagamento metodi per ottenere importanti guadagni facili e sicuri.
Peraltro, non risultano utilizzare alcuna dicitura di advertisement che informi il consumatore della natura pubblicitaria dei contenuti. Diffondono così su Instagram foto e video mettendo in evidenza brand, hotel e altre strutture turistiche, con le quali si ritiene possano intrattenere rapporti commerciali, “senza utilizzare alcuna dicitura che evidenzi la natura promozionale di questi contenuti”.
Infine, sembrano vantare una popolarità falsata dalla presenza di follower non autentici sul proprio profilo Instagram e da testimonianze e recensioni apparentemente non verificabili.
A.L