Dario Amodei, CEO di Anthropic, ha suggerito l’introduzione di un “pulsante di dimissioni” per i modelli di intelligenza artificiale, permettendo loro di rifiutare compiti che non desiderano svolgere.
L’idea nasce dalla necessità di dare maggiore autonomia alle IA, permettendo loro di evitare attività che potrebbero essere problematiche o eticamente discutibili.
Sebbene le IA non abbiano emozioni, la proposta solleva dubbi sull’antropomorfizzazione delle macchine e sul grado di controllo che dovrebbero avere.
Questo approccio potrebbe aprire un dibattito importante sul ruolo dell’intelligenza artificiale nelle decisioni etiche e nel mondo del lavoro.