Per provare a rispondere a questa domanda cominciamo un viaggio dentro le realtà, aziendali o accademiche, che da più o meno tempo lavorano proprio con l’intelligenza artificiale (IA), in ambiti che fino a qualche anno fa erano dominio unico dell’uomo e che oggi non lo sono più.
La prima è Contents.com, che si occupa di creare contenuti a 360 gradi attraverso l’IA.
Fondata nel 2016, ha alcune decine di dipendenti. Da alcuni anni lavora utilizzando i cosiddetti «foundation models» ovvero il filone dell’intelligenza artificiale da cui è scaturito anche ChatGpt. Si tratta di modelli di IA di ampie dimensioni addestrati su enormi quantità di dati, che permettono di essere adattati a una vasta gamma di attività.
Un paragone di questa rivoluzione è con il cloud computing. Un tempo era necessario installare in azienda i server e i software necessari, oggi si può fare tutto ‘’as a service’’, senza necessità di investimenti costosi e difficili da ammortizzare.
Vediamo però un altro esempio di come l’IA sia entrata in azienda e riesca a collaborare con i dipendenti. Negli uffici di Contents.com lavorano anche professionalità non comuni, come Anna Rodella, linguista computazionale: «Il mio compito è quello di strutturare il prompt, cioè la richiesta che si fa alla macchina, nel modo migliore per andare incontro alle esigenze del cliente, con una certa lunghezza e un certo stile linguistico». Ci mettiamo accanto ad Anna e la vediamo lavorare. L’obiettivo è generare schede prodotto per e-commerce partendo da alcune parole chiave. Anello, oro bianco, con smeraldo taglio baguette, anello di fidanzamento: si parte da queste keyword. Anna lavora sui parametri e genera 3-4 diversi contenuti.
Come possiamo vedere, oltre il divertimento che questo nuovo mondo può generare, ci sono una serie di implicazioni che tendono a cambiare la quotidianità toccando un aspetto molto importante, quello del mondo lavorativo. Allo stesso tempo però la mente umana non viene ancora messa da parte…almeno per ora. Non ci resta che aspettare, rimanere aggiornati per vedere quali altri cambiamenti la tecnologia ha in serbo per noi.
(G.S)