Sono i più penalizzati dall’attuale emergenza sanitaria. Saranno quelli che nei prossimi anni subiranno maggiormente le ricadute sociali ed economiche generate dalla pandemia. Sono creativi, tecnologici, resilienti e sensibili verso la sostenibilità ambientale e sociale. Sono i giovani. Spetta dunque alle nuove generazioni avere un ruolo da protagonisti nella costruzione del futuro. Questo l’obiettivo del Social Innovation Campus 2021, attraverso format innovativi e un forte coinvolgimento delle scuole, degli stakeholder di MIND, dei giovani cooperatori, delle imprese sociali, delle realtà del terzo settore, delle aziende profit, della finanza, delle università e centri di ricerca, delle istituzioni.
Promosso dalla Social Innovation Academy in MIND di Fondazione Triulza, il Campus dedica la sua seconda edizione al tema “Social Tech: la reazione per rinascere”, con l’obiettivo di mettere insieme tutte le migliori innovazioni, energie e idee per reagire al difficile scenario economico e sociale tracciato dalla pandemia. I temi dello sviluppo sostenibile e l’approccio di co-progettazione tra mondi diversi che caratterizzano il Campus sono anche in linea con gli obiettivi dello strumento europeo “Next Generation EU” (Recovery fund): accelerare la duplice transizione verde e digitale e rafforzare le imprese sociali attraverso processi d’innovazione.
“La sperimentazione di modelli di trasferimento tecnologico per il terzo settore e per le imprese a impatto sociale si sta configurando come uno dei pilastri strategici su cui si reggerà il Next Generation Fund della Commissione Europea. Nell’ambito del lavoro progettuale della Social Innovation Academy abbiamo candidato MIND come uno dei poli italiani per sperimentare un modello di aggregazione ad altissima intensità di apprendimento. L’obiettivo è portare molto in alto nella catena dell’innovazione alcune imprese sociali selezionate sulla base della capacità di generare un impatto positivo in ambito sociale e ambientale. Attraverso il Campus promuoviamo una visione nuova e moderna dell’innovazione sociale e dell’imprenditorialità sociale, perché sarà sempre più necessario usare la forza delle imprese sociali e la loro capacità di trasformazione e inclusione sui territori e comunità per contrastare la crisi sanitaria e sociale e la crisi endogena che alcune tecnologie porteranno con sé”, spiega Mario Calderini, professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano, Presidente del Comitato Scientifico dell’Academy e del Campus.
“Con le iniziative messe in campo da Fondazione Triulza insieme a fondatori e partner pubblici e privati, stiamo cercando di costruire in MIND strategie per guardare “oltre” ai problemi contingenti che stiamo vivendo. “Oltre” i luoghi, i temi, i propri confini territoriali e le proprie attività. Il Social Innovation Campus è una preziosa l’occasione per ragionare come insieme allo sviluppo scientifico e tecnologico ci deve essere uno sviluppo sociale, e per coinvolgere in questo processo di co-progettazione giovani studenti e cooperatori, in definitiva le nuove generazioni”, dichiara Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza.
Partner e format
Dopo il successo della prima edizione, a cui hanno partecipato 2000 persone, Fondazione Triulza ha avviato la definizione del programma culturale del Social Innovation Campus 2021 insieme a: Arexpo, Lendlease, IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, Human Technopole e Università degli Studi di Milano, in qualità di official partner; Unipol Gruppo, Coopfond – Confcooperative, Fondo Sviluppo- Legacoop, main sponsor; Umana, Gruppo CAP e Fondazione CAP, sponsor; CDO Opere Sociali, Gruppo CGM, CSVNet Lombardia, CSV Milano, Distretto 33 e Salone CSR e dell’Innovazione Sociale, content partner.
Sono previsti talk con testimonianze internazionali, workshop tematici e lectio magistralis, laboratori interattivi. La seconda edizione del campus introduce la novità di un Contest dedicato a cooperative e imprese sociali partecipanti al progetto Miracolo a Milano realizzato con il sostegno di Fondazione di Comunità Milano onlus.
Percorsi per scuole
Il Social Innovation Campus si configura come un’opportunità di orientamento e di apprendimento per gli studenti delle Scuole Secondarie di II grado, di Formazione Professionale e IFTS, di tutti gli indirizzi e di tutta Italia. Come per la prima edizione è previsto un focus particolare per le nuove generazioni, tra cui:
- Hackathon dedicato alle scuole superiori
- Laboratori interattivi per le scuole superiori e per studenti universitari
- Partecipazione a talk, lectio e workshop tematici
- Laboratorio di dibattito sulla Carta dei valori della città del futuro
In attesa del Campus di febbraio viene dedicata alle scuole una tappa di avvicinamento con il “Bootcamp Innovazione e Comunità” organizzato in collaborazione con CSV Milano e Voce il 3 dicembre 2020.
La seconda edizione del Campus è stata lanciata nell’ambito di un evento online che si è svolto il 5 novembre a cui hanno partecipato, insieme ai partner, le istituzioni pubbliche, Fondazione CON IL SUD e la rete di 69 organizzazioni della società civile di Fondazione Triulza. I rappresentati di Regione Lombardia, Città Metropolitana Milanese, Comune di Milano e Patto Nord Ovest Milano sono stati coinvolti nell’avvio della “Carta dei valori di MIND” partecipata che sarà anche sviluppata con le scuole partecipanti al Campus.
“Il Social Innovation Campus è una iniziativa importante per le modalità di coinvolgimento dei giovani e per i contenuti e temi che vengono approfonditi e co-progettati insieme a loro che convergono con i valori e l’approccio del nostro gruppo nel promuovere relazioni con i territori e le comunità, la crescita di reti strumentali all’innovazione sociale, il lavoro dignitoso per una crescita sostenibile, le città sostenibili in linea con i 17SDGs “, spiega Giulia Balugani, Sustainability Manager UnipolSai Assicurazioni.
“Serve cooperare, condividere e co-progettare per affrontare una nuova normalità. Le cooperative sono le strutture migliori per affrontare i problemi sanitari, sociali e lavorativi, secondo il 30% degli intervistati in una indagine realizzata dall’Area Studi di Legacoop. Stiamo dedicando risorse per la nascita di startup, per promuovere gli obiettivi dell’agenda 2030 e la transizione digitale delle nostre cooperative. In questo modo vogliamo rispondere a questa grande responsabilità e anche costruire le condizioni per accedere ai finanziamenti UE come soggetti di cambiamento”, illustra Mauro Lusetti, Presidente Legacoop e Coopfond.
“La responsabilità propositiva dei giovani è fondamentale in questo momento straordinario che diventa anche una grande scommessa per disegnare il futuro. E sarebbe un rischio se lo sguardo al futuro partisse da chi ha già una certa stabilizzazione. Parole chiave sono la coesione, dentro le competenze e l’innovazione. Noi affianchiamo e finanziamo chi ha idee innovative per concretizzarle ma serve un nuovo patto di relazione tra pubblico e privato”, sottolinea Marco Menni, Vicepresidente vicario Confcooperative.
“Il progetto MIND ci dà l’opportunità di confrontare le nostre esperienze territoriali con quelle internazionali. I valori su cui dobbiamo lavorare sono la sostenibilità, l’economia circolare, l’istruzione, la formazione e le startup a innovazione sociale. La pandemia è un’occasione storica per fare una fotografia del tessuto economico e sociale del nostro territorio e costruire proposte innovative. E’ proprio in momenti come questi che l’innovazione gioca un ruolo che può definirsi cruciale per l’economia mondiale e occorre cogliere al volo questa possibilità con uno sguardo proiettato al futuro. Vorrei dar vita in MIND ad un Centro di Ricerca sull’Innovazione Sociale per mettere insieme i temi scientifici, tecnologici, sociali e anche filosofici”, dichiara Fabrizio Sala, Vicepresidente Regione Lombardia.
“Abbiamo bisogno di un pensiero più lungo per affrontare il futuro e il mettere al centro le nuove generazioni e l’innovazione sociale, una grande risorsa che Fondazione Triulza mette a disposizione delle istituzioni e dei territori. Ai giovani abbiamo il dovere, ora più che mai, di offrire occasioni di confronto, di relazione, di formazione e di partecipazione. I territori si stanno cimentando con un profondo cambiamento e non possono altro che accelerare verso i temi della Next Generation”, dichiara Arianna Censi, Vice Sindaca Città Metropolitana di Milano.
“Una delle parole chiave di MIND e dei modelli di città del futuro è la connessione tra i territori. La Città Metropolitana di Milano non può essere considerata la somma di singoli comuni. Bisogna connettere e integrare le diverse realtà territoriali e lavorare insieme per incrementare la sostenibilità e l’attrattività da tutti i punti di vista”, segnala Pietro Romano, Sindaco di Rho, Presidente del Patto Nord Ovest Milano.
“MIND non sarà una nuova città, ma un altro modo di guardare la città di domani: una città capace di ’alleanza’ con le città di ieri e di oggi, con il loro bisogno di inclusione, con le loro contraddizioni che dobbiamo affrontare. La città del futuro deve superare le resistenze imposte dal ‘confine urbano’ e stabilire intorno un nuovo rapporto di reciprocità e di ribilanciamento con l’area metropolitana, una relazione che parta da un diverso sguardo, più alto. Una città che scommette e promuove infrastrutture leggere a minore impatto per connettere reti lunghe con quelle di prossimità. Infine, una città che metta al centro il lavoro, attraverso nuovi approcci operativi alla ricerca, alla formazione, all’occupazione e alla cultura dell’imprenditorialità”, afferma Gabriele Rabaiotti, assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Milano.
IMMAGINI della presentazione a questo link: https://we.tl/t-o80OVfT6Vt
VIDEO con le interviste e contenuti integrali a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=viESKBMf6BA&t=754s