La Corte europea dei diritti dell’uomo con una recente sentenza ha chiarito che il tracciamento del dipendente tramite il geolocalizzatore dell’auto di servizio non è in contrasto con la Convenzione dei Diritti dell’Uomo.
Nello specifico il caso concerne un’azienda farmaceutica portoghese che ha licenziato un suo informatore scientifico. Il motivo del licenziamento è la mobilità dell’informatore, a cui era stata assegnata un’auto aziendale utilizzabile sia per fini lavorativi che privati, dotata, come tutte gli altri veicoli aziendali, di un sistema GPS (global positioning system) per raccogliere dati in merito agli spostamenti lavorativi.
Il dipendente ha però manomesso il funzionamento del sistema GPS in modo da far risultare un maggiore utilizzo del mezzo per motivi di lavoro rispetto a quello effettivo e, di conseguenza, un impiego per motivi privati inferiore, così da ridurre i costi a proprio carico.
A seguito del licenziamento il lavoratore ha fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro lo Stato portoghese ritenendo che il trattamento dei dati di geolocalizzazione ottenuti dal GPS violassero il diritto alla sua privacy e che il procedimento avviato contro il suo licenziamento non fosse equo.
La Corte si è espressa, con quattro voti contro tre, dichiarando che non vi è stata violazione dell’articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata) e dell’articolo 6 (diritto ad un processo equo) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
La sentenza rappresenta un importante precedente sulla discussa questione della sorveglianza sul lavoro attraverso il sistema di geolocalizzazione. Quindi, la tracciatura tramite GPS può diventare una prova contro il dipendente, non viola i diritti del lavoratore (in particolare la sua privacy) e tutela quelli del datore di lavoro. Per rendere i dati ottenuti tramite GPS validi ai fini legali, il dipendente deve essere informato della presenza del GPS, dei motivi per cui è installato e delle possibili sanzioni che potrebbero scaturire a fronte di frodi sull’utilizzo delle auto aziendali.
(S.F.)