Il continuo utilizzo di telecamere dotate di componenti di intelligenza artificiale suggerisce un approccio necessario nella gestione del trattamento dei dati personali.
Si propongono, a tal proposito, una serie di misure tecnico-organizzative che fungono da supporto ai titolari del trattamento.
L’utilizzo di sistemi di videosorveglianza dotati di IA è presente in vari contesti, come la sicurezza pubblica, la sorveglianza commerciale, la gestione del traffico e la protezione delle proprietà private.
L’utilizzo di telecamere dotate di intelligenza artificiale implica la raccolta di informazioni in luoghi pubblici, anche attraverso l’uso di microfoni.
È per questo motivo che è stato emanato un provvedimento dal Garante della Privacy, il quale indica quali adempimenti devono essere posti per garantire il trattamento.
Per esempio, il trattamento dei dati deve essere giustificato da una base giuridica valida, deve avvenire in modo lecito e trasparente. È necessario fornire agli interessati tutte le informazioni richieste dalla normativa e i dati devono essere conservati solo per il tempo necessario.
Inoltre, l’uso di queste telecamere in spazi aperti al pubblico è consentito soltanto per confermare l’identità della persona interessata. Deve anche tenere conto della natura della situazione, la sua gravità e l’entità del danno, in caso di mancato uso, ma anche l’impatto per i diritti e le libertà fondamentali.
Le aziende dovrebbero, infatti, dotarsi di misure tecnico-organizzative di gestione dei rischi opportune e mirate ad affrontare i rischi che l’uso di queste telecamere potrebbe comportare.
B.P.
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