Gli acquisti online con pagamenti elettronici sono in forte crescita. Anzitutto va sottolineato che il divario tecnologico sembra ormai superato. Secondo l’Osservatorio Multicanalità Nielsen, oltre l’80% degli italiani (43,9 milioni di persone) è connesso a Internet. Di questi, il 55% vi accede quotidianamente e più della metà fa regolarmente acquisti online. Non emergono distinzioni significative tra Nord e Sud né per fasce di età. L’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano ha stimato che nel 2019 il mercato italiano dell’e-commerce varrà 31,5 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto al 2015, quando aveva movimentato 16,6 miliardi di euro. La crescita è rilevante su tutte le categorie merceologiche, ma in particolare nell’alimentare e nel largo consumo, che quest’anno registra un aumento del 42% in valore. Il comparto dell’arredamento e dell’home living cresce del 30%. Informatica ed elettronica, assieme alla moda, sono in vetta alla classifica. La classifica “Leader della Crescita 2020”, elaborata da Il Sole 24Ore e Statista, ha identificato le piccole e medie imprese (Pmi) italiane cresciute in controtendenza rispetto alla congiuntura ristagnante nel triennio 2015-2018 e conferma questo andamento. Alle prime posizioni figurano Mukako – piattaforma di e-commerce specializzata in prodotti per bambini – e Supermercato24, portale di successo per la spesa online. Non solo. Se è vero che il segmento dell’e-commerce rappresenta appena il 2,8% delle imprese classificate, il tasso annuo di crescita composto (+85%) è il più elevato tra i comparti produttivi considerati.
La spinta dell’e-commerce è anche supportata da una costante metamorfosi del consumatore, che è più incline a comportamenti tipici degli acquisti online, come l’utilizzo di pagamenti elettronici e l’assenza del contatto fisico col prodotto. Ecco perché le aziende puntano sempre più sulla multicanalità.