Apple ha depositato una nuova domanda di brevetto che descrive un modo per trasformare un iMessage in una nota vocale che abbia le stesse caratteristiche della voce del mittente. In questo modo, il destinatario può scegliere di far leggere il messaggio non con voce di Siri, ma con quella di chi lo ha scritto. Per far ciò sarà necessario solo dare al telefono i dati biometrici necessari per configurazione e poi l’imitazione della voce.
Gli ingegneri hanno spiegato che quando inviamo un iMessage, il mittente potrà allegare un file vocale, questo file sarà poi usato per ricreare il timbro vocale del mittente ma solo per la riproduzione di quel messaggio. Si potrà approfittare di questa novità quando magari si è alla guida e non è sicuro prendere il telefono per leggere il messaggio. Nonostante per questo scopo esistesse già la voce di Siri, questa nuova funzione ci renderà ancor più vicini a chi vuole comunicare con noi e ovviamente al mondo della tecnologia che permetterebbe questa personalizzazione.
Non si tratta però di un’idea del tutto nuova. Nel 2020, infatti, Apple ha acquisito Voysis società impegnata nel miglioramento dell’elaborazione del linguaggio naturale negli assistenti virtuali utilizzando la tecnologia WaveNet, nata all’interno del programma DeepMind di Google. WaveNet si basa su “modelli generativi di forme d’onda audio grezze” che possono essere usati per generare parlati capaci di imitare qualsiasi voce umana. Evidentemente questo progetto aveva iniziato già a prendere piede nell’azienda.
Trattandosi per ora solo della richiesta del brevetto, non è detto che l’idea di progetto sarà uguale anche nella realtà. Ricordiamo però che già da qualche tempo Apple usa l’IA per la narrazione di alcuni audiolibri, per questo l’ipotesi di una lettura con una voce più umana che robotica non è affatto inverosimile.
(G.S)