L’auto moderna non è più solo un insieme di componenti meccaniche ed elettroniche, ma è un vero e proprio computer su ruote, capace di ricevere aggiornamenti da remoto, comunicare con le infrastrutture circostanti e scambiare dati in tempo reale.
Questa nuova connettività apre però la porta a nuove vulnerabilità e rende la cybersecurity una priorità assoluta per l’intero settore. In passato la sicurezza di un’auto era quasi esclusivamente legata alla sua robustezza meccanica, ma con la diffusione della connettività i veicoli vengono esposti alle stesse minacce informatiche che colpiscono qualsiasi altro dispositivo connesso a internet.
Ogni canale di comunicazione o di aggiornamento può diventare una via d’accesso per i malintenzionati, e il rischio non è solo teorico. Un attacco informatico, infatti, senza aver bisogno di accedere fisicamente al veicolo, può compromettere la gestione del motore, i freni o lo sterzo, e mettere così in pericolo la vita dei passeggeri, e non solo.
La tendenza verso i “software defined vehicles”, in cui le funzionalità del veicolo dipendono in larga parte dai software, rende ancora più urgente la questione della protezione digitale. In questo scenario difendere il software equivale a difendere la sicurezza stessa del veicolo; pertanto, non basta più pensare in termini di prevenzione, ma risulta necessario un approccio proattivo e capace di rilevare in tempo reale eventuali tentativi di intrusione, contenerli e limitarne le conseguenze.
Anche la diffusione del 5G rappresenta una sfida ambivalente: da un lato aumenta la complessità delle connessioni e moltiplica i potenziali punti d’attacco, dall’altro offre strumenti preziosi per la sicurezza che consentono di reagire agli attacchi in pochi millisecondi.
La questione della cybersecurity, infine, non è solo tecnica, ma anche sociale. La fiducia degli utenti nei confronti delle auto connesse dipende infatti dalla percezione di sicurezza, e anche un singolo episodio di attacco mediatico potrebbe compromettere l’accettazione di massa di queste tecnologie.
Il settore automobilistico si trova quindi davanti a un delicato equilibrio e solo investendo in modo deciso e lungimirante nella cybersecurity potrà costruire una mobilità connessa davvero sicura, trasformando i rischi in opportunità e le vulnerabilità in punti di forza.
S.B.
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