Le pagine iniziali dei siti della Pubblica Amministrazione italiana sono quelle che presentano il maggior grado di complessità lessicale, sintattica e morfologica.
Il linguaggio della pubblica amministrazione è sempre stato uno degli ostacoli principali per l’accesso ai servizi pubblici. Tecnicismi, frasi lunghe e articolate rendono la comunicazione difficile da comprendere e da navigare, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, le persone anziane, cittadini stranieri o coloro che hanno un basso livello di istruzione.
La difficoltà di comprensione ha portato sfiducia verso le istituzioni, rendendo ancora più difficile l’utilizzo dei portali digitali. La Pubblica Amministrazione, prendendo atto delle criticità riscontrate, ha avviato un processo di riforma con l’obiettivo di semplificare il linguaggio e digitalizzare i servizi, rendendo così la comunicazione più chiara e accessibile.
Per risolvere il problema, la Pubblica Amministrazione deve mantenere un dialogo continuo con i cittadini, utilizzando gli strumenti che questi impiegano quotidianamente e che gli sono familiari. È fondamentale dialogare attraverso un linguaggio chiaro, mantenendo l’autorevolezza istituzionale.
Questa semplificazione incide anche sulla qualità dell’esperienza dell’utente, permettendo così ai cittadini di utilizzare i servizi digitali in maniera più efficace, completando le operazioni in meno tempo e riducendo errori e richieste di supporto.
Un altro elemento fondamentale per la semplificazione e la chiarezza è l’impatto visivo delle informazioni. Vengono assunti dei designer che organizzano in modo chiaro icone, colori e contenuti, affinché tale organizzazione aiuti gli utenti a trovare più velocemente le informazioni che cercano.
Pertanto un linguaggio più semplice non solo migliora l’accessibilità e la chiarezza ma ha un impatto diretto sull’utente, rafforzando la fiducia tra cittadini e istituzioni.
F.M.
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