Il regolamento europeo ha l’obiettivo di creare un quadro uniforme per il riutilizzo di una particolare categoria di dati posseduti dalle amministrazioni pubbliche. Questi dati, una volta riutilizzati, devono assicurare sicurezza, legalità e tutela dei diritti dei terzi interessati. Questo approccio mira a promuovere un uso più efficiente e responsabile dei dati pubblici, incentivando l’innovazione e la trasparenza.
L’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) è stata nominata autorità competente per la procedura di notifica dei servizi di intermediazione dati e per la registrazione delle organizzazioni di altruismo dei dati. Ciò implica che l’Agid sarà incaricata di assicurare che il trattamento dei dati sia condotto in modo imparziale, trasparente e affidabile, tutelando la concorrenza leale e prevenendo la discriminazione.
Oltre a supervisionare il trattamento dei dati, l’Agid assisterà gli enti pubblici nell’accesso e nel riutilizzo dei dati. Un altro compito fondamentale sarà l’implementazione delle funzioni previste per lo “sportello unico“, estendendo il punto d’accesso garantito dal catalogo nazionale dei dati aperti. Questa iniziativa mira a facilitare l’accesso ai dati da parte delle imprese e della società civile, promuovendo così l’innovazione e la crescita economica.
Il decreto legislativo introduce anche una rigida disciplina sanzionatoria per specifiche violazioni delle nuove normative. Le sanzioni amministrative pecuniarie possono variare da 10.000 a 100.000 euro. Nei casi più gravi, le multe possono arrivare fino al 6% del fatturato mondiale totale annuo per le imprese coinvolte.