Maria Lucia Caspani intervista il Professor Giacomo Mangiaracina, medico specialista in Salute Pubblica e presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione.
Il Professor Giacomo Mangiaracina, medico specialista in Salute Pubblica e presidente dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione, ha risposto dettagliatamente a domande su #covid19 e ripresa post pandemia.
a) iniziative per fronteggiare gli effetti della pandemia:
“Sin dall’inizio della pandemia ho rilasciato moltissime interviste a radio, televisioni e in rete per rassicurare, spiegare e invitare alle poche regole che permettono la prevenzione. Eravamo impreparati ad una pandemia di tale portata, ma alla fine, come italiani, abbiamo dimostrato di essere più bravi di altre nazioni nel contenere la diffusione del virus. Le ricadute sul piano economico sono gravi, come l’Italia del dopoguerra. Gli italiani ce la fecero a rialzarsi e ce la faranno ancora a contrastare e contenere la diffusione del virus mutante.”
b) ruolo avuto dall’innovazione tecnologica nelle sue attività:
“La rete ha mostrato tutta la sua ambivalenza, nel bene e nel male. Nel bene offrendo informazioni corrette e appropriate. Nel male dando la possibilità ad alcuni di far circolare bufale colossali che attraggono purtroppo un piccolo esercito di creduloni, ai famigerati complotti del 5G e all’antivaccinismo ideologico. Ma un indicatore positivo è quello dei 5 milioni di download dell’applicazione Immuni che fa propendere per la fiducia degli italiani nella friendly thecnology”.
c) progetti per gestire questa delicata transizione post-pandemia:
“Fondamentale insistere e reinvestire nella sana comunicazione, senza “virologi superstar” che hanno creato un po’ di confusione. Abbiamo ottimi referenti istituzionali e a questi occorre fare riferimento. Poi al ruolo del “preventivologo”, di quelli come me che hanno la patente come specialisti della salute pubblica, che lavorano per consentire alle persone di distinguere l’oro dal princisbecco, ciò che è corretto da ciò che è falso.”
d) azioni concrete per aiutare i più deboli, per contrastare fenomeni di violenza di genere, cyberbullismo, revenge porn, reati informatici:
“L’aiuto più produttivo consiste nella formazione in ambito scolastico, in primis degli insegnanti, per sviluppare progettualità e dinamiche tra i pari, poi anche tra gli stessi ragazzi. Oggi un influencer riesce ad ottenere maggiori risultati di un esperto, e come Agenzia per la Prevenzione, stiamo già studiando un piano per il reclutamento di professional in grado di diffondere messaggi di sostegno a distanza.”
e) sportelli on line o fisici per aiutare anche psicologicamente persone in difficoltà:
“Esistono numerosi servizi di vario genere e numeri verdi di aiuto che andrebbero raccolti, verificati e divulgati in modo organico. Non è giusto che alcuni siano privilegiati rispetto ad altri, come nel caso di associazioni che per i propri numerosi contatti conquistano la maggiore visibilità sui Media e i maggiori finanziamenti, a discapito di altre organizzazioni che meritano visibilità paritaria. Molta gente non sa per esempio che la nostra agenzia nazionale per la prevenzione (www.prevenzione.info) fornisce strumenti gratuiti alle scuole per sviluppare programmi di prevenzione su nutrizione, tabagismo e dipendenze. Basta una email a segreteria@prevenzione.info per avere dettagli e informazioni certificate.