Tutti sembravano aver paura dell’Intelligenza artificiale. Persone comuni, attori, registi e artisti di ogni tipo si dicevano preoccupati della possibilità di venire clonati, di vedersi sostituiti da questa nuova tecnologia. Mark Zuckerberg, in risposta a questi timori, ha chiesto ad alcuni vip di poter comprare la loro immagine, così da permettere a Meta di utilizzare come meglio crede i loro volti. Alcuni personaggi celebri hanno accettato e venduto i propri diritti d’immagine al colosso americano.
La modella Kendall Jenner sarà Billie, “la sorella maggiore che dà consigli”, mentre Tom Brady, l’ex campione di football americano, si trasformerà in Bru, un commentatore sportivo pronto a suggerire strategie e metodi di allenamento. Troviamo anche il cantante Snoop Dogg nei panni di Dungeon Master, un “avatar con cui vivere avventure incredibili”, e Paris Hilton sarà Amber, con la quale si potrà parlare di moda, shopping e lusso. Questi non saranno gli unici personaggi a dare vita ad assistenti digitali intelligenti. Ci saranno poi coach motivazionali, insegnanti di lingua e figure di ogni tipo.
Gli avatar che saranno creati diventeranno degli assistenti molto più complessi rispetto agli ormai conosciuti chatbot. Le nuove apparenze che assumeranno serviranno a dare una parvenza più umana agli assistenti: saranno dotati di una specifica personalità, un carattere particolare e rispecchieranno gli interessi delle persone da cui prendono le proprie sembianze. Verranno dotati di una specificità tale che sembrerà di conversare con i relativi personaggi in carne ed ossa e racconteranno esperienze come se le avessero vissute in prima persona.
«Non si tratta solo di richiedere informazioni. L’obiettivo è intrattenere». Così ha dichiarato Mark Zuckerberg durante la presentazione di queste novità. Non dei banali motori di ricerca quindi, ma dei “quasi amici” con cui condividere ricordi, sensazioni e dialogare in tempo reale. Rideranno delle nostre battute, piangeranno per le storie tristi e saranno dei fedeli confidenti dei nostri segreti più profondi. Quella annunciata dal Ceo di Meta rischia di essere una rivoluzione trasversale, un cambiamento mai visto nella storia della relazione tra uomo e macchina.
F. S.