Il 53% degli esperti coinvolti nel sondaggio, svolto tra settembre e ottobre 2023 nell’ambito della nuova edizione del Global Risks Report del WEF, ha identificato la manipolazione dell’informazione attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale come una potenziale minaccia, piazzandola dopo gli eventi meteorologici estremi.
Per il momento né Google né OpenAI hanno divulgato pubblicamente le nuove Intelligenze Artificiali, Lumiere e Sora, perché probabilmente stanno ancora lavorando al processo di “allineamento”, ovvero alla moderazione delle risposte delle AI. Tuttavia, è possibile che questa azione sia già tardiva.
Gli analisti di NewsGuard, infatti, hanno già identificato globalmente centinaia di siti di notizie false che sfruttano l’Intelligenza Artificiale con limitata o addirittura nessuna supervisione umana. Verso la metà di febbraio queste fabbriche di contenuti sono già più di 700, presenti in ben 15 lingue diverse. Un dato che testimonia un incremento di circa un centinaio di unità rispetto a poco più di un mese fa.
Secondo quanto riportato da NewsGuard, questi siti di solito hanno denominazioni generiche, che possono ingannare e far pensare agli utenti che si stanno rivolgendo a fonti di notizie affidabili. In realtà, tali siti pubblicano principalmente articoli generati da chatbot e producono dozzine se non centinaia di pezzi su temi che trattano qualsiasi argomento, spesso riportando eventi passati come se fossero recenti.
Portali di questo tipo dipendono dalla pubblicità programmatica, un sistema in cui gli annunci appaiono sulle pagine web senza considerare la natura o la qualità dei contenuti. Questo significa che anche le grandi aziende possono finanziare inavvertitamente e/o involontariamente la diffusione di disinformazione attraverso tali piattaforme pubblicitarie.
Considerando la capacità e la rapidità delle AI generative nel produrre testi e immagini credibili, risulta evidente come si corra il rischio di dover fare i conti con una combinazione potenzialmente pericolosa dal punto di vista dell’informazione. Un rischio che desta non poche preoccupazioni considerando che nel 2024 più di 4 miliardi di persone nel mondo saranno chiamate a esercitare il loro diritto di voto in paesi chiave come l’Unione Europea, gli Stati Uniti, l’India, la Russia, il Pakistan, il Bangladesh, l’Indonesia, il Brasile, il Messico e la Turchia.
Con oltre la metà della popolazione mondiale impegnata nelle elezioni, il rischio che le persone si basino su informazioni errate, imprecise o false che vengono create sfruttando i sistemi AI è estremamente elevato.
M.M.